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venerdì 28 dicembre 2012

Valerio Bianchini e Dan Peterson

Valerio Bianchini e Dan Peterson. Oggi dalle 13 alle 16.30, al campo della Stella Azzurra, saranno protagonisti di un clinic in cui spiegheranno le tattiche di ieri, attualizzate. Ed è di quello ieri che ci piace parlare, quello delle sfide, non solo tattiche, tra i due. Qualche esempio, tra il 1982 e il 1984...

"Lo ammetto, ho provato invidia per Peterson" (Valerio Bianchini)

"RadioRai si lamenta del fatto che non è riuscita a intervistare Peterson la mattina alle 8? Normale, è abituato a passare tutte le notti al night" (Valerio Bianchini)

"Non parlo. Fate le domande a Bianchini" (Dan Peterson)

"Peterson non parla? Lo fa spesso, quando perde" (Valerio Bianchini)

"Se abbiamo vinto lo scudetto lo dobbiamo al petersonismo. Lui ci ha insegnato come affrontare i playoff" (Valerio Bianchini)

"Siamo stati danneggiati dagli arbitri per 40 minuti in gara uno e per 20 minuti in gara tre" (Dan Peterson)

"Peterson soffre di ampliopia. Vede le cose solo da un verso, e ampliate. Il suo fallo tecnico è diverso dal mio. Lui l'ha fatto apposta, io non l'ho neanche fatto, ce l'avevo con un mio giocatore" (Valerio Bianchini)

"Per vincere lo scudetto serve equilibrio tra tranquillità e tensione. Noi siamo abituati, il Banco no" (Dan Peterson)

"Il Billy ha già perso il suo scudetto. Quello dello spettacolo. Doveva conquistare spettatori, invece è quanto di più tradizionale esista" (Valerio Bianchini)

"La mossa di Gallinari su Wright è andata bene perché era molto semplice" (Dan Peterson)

"L'ingresso in campo di Gallinari non è stato negativo per noi, ma per il gioco del basket" (Valerio Bianchini)

"Gallinari su Wright è come Premier o la 1-3-1. Bianchini deve avere sempre paura di trovare qualche sorpresa" (Dan Peterson)

"Il grande merito di Bianchini è stato quello di aver venduto fumo, facendo credere a tutti che lo scudetto a Roma avrebbe aperto nuovi orizzonti nel basket italiano" (Dan Peterson)

"Roma è isolata perché ha scoperto da sola scudetto e Coppa. Non abbiamo costruito fumo, come qualcuno ha superficialmente detto. Guardate cosa è successo dopo lo scudetto vinto a Milano: il pubblico lombardo ha tradito la squadra sia in campionato sia in Coppa" (Valerio Bianchini)

Queste e altre polemiche tra i due le trovate in "Banco! L'urlo del Palaeur". Il libro lo trovate qui:

- Libreria Pagine di Sport, via dei Tadolini 7/9 (adiacente Piazza Mancini)
- Caffè Letterario, via Ostiense 95
- Edicola di Piazza Monte Baldo 10 (Montesacro, sopra Piazza Sempione)
- Libreria Pergamon, via Felice Nicolai 84/86 (Balduina)
- Redazione Il Romanista, via Bargoni 8 (Trastevere)
- Us Tiber Basket, via Clelia Bertini Attilij 45 (Montesacro)
- Online su ilmiolibro.it
- scrivendo a bancoroma83@gmail.com

sabato 22 dicembre 2012

Banco! alla Tiber

Una possibilità in più per trovare "Banco! L'urlo del Palaeur" (naturalmente anche per chi vuole regalarlo a Natale). Da oggi il libro si trova anche presso la sede della Us Tiber Basket, in Via Bertini Attilij 46 (telefono 0686800138), che va ad aggiungersi agli altri punti. Sempre blu e arancione è!

Per chi, invece, volesse una copia con dedica, domani "Banco! L'urlo del Palaeur" sarà anche al Palazzetto in occasione di Acea Roma-Banco di Sardegna Sassari, dove  in questo caso non bisogna tifare per il Banco... Non farete fatica a individuarlo. Per sicurezza, comunque, potete scrivere a bancoroma83@gmail.com.

L'elenco aggiornato dei punti vendita:


Libreria Pagine di Sport, via dei Tadolini 7/9 (adiacente Piazza Mancini)
Caffè Letterario, via Ostiense 95 
Edicola di Piazza Monte Baldo 10 (Montesacro, sopra Piazza Sempione)
Libreria Pergamon, via Felice Nicolai 84/86 (Balduina)
Redazione Il Romanista, via Bargoni 8 (Trastevere)
- Us Tiber Basket, via Clelia Bertini Attilij 45 (Montesacro)
Online su ilmiolibro.it

mercoledì 19 dicembre 2012

19 dicembre 1982, rissa in campo


19 dicembre 1982. Dopo la magia di Wright contro Cantù il Banco, più che mai capolista, ospita la Sinudyne Bologna. Sarebbe dovuta essere la partita del ritorno al Palaeur, invece siamo ancora in Piazza Apollodoro, con 3200 spettatori che tornano a casa delusi. Il Banco infatti perde dimostrando una certa stanchezza. Ma sotto accusa finisce la coppia arbitrale Gorlato-Bollettini, designazione sicuramente infelice. Gorlato, in particolare, da solo fischia 58 falli, di cui 37 nella ripresa, interpretando a modo suo il regolamento. Rissa in campo, espulsione di Bianchini, lancio di oggetti in campo, esplode anche un petardo a fine gara. E così il Billy raggiunge il Banco in vetta alla classifica.

Bianchini esplode: «Polesello e Villalta hanno giocato con 4 falli, ma a Polesello è stato affibbiato il quinto per una palla contesa. Villalta è uscito a giochi già fatti. Fino ad allora giocavamo alla pari, pur con tutte le difficoltà del caso nell'attaccare la zona. A quel punto, senza Fulvio, non ce l'abbiamo fatta. La gara l'ha però decisa Gorlato nei primi 20'. Non possiamo perdere Polesello e non ce l'hanno fatto giocare». Squalificato Bianchini e squalificato il campo.

Ma il coach a quel punto fa un bel numero. Scrive ad Amnesty International e si spiega così sul Corriere della Sera: «E' ingiusto che dei professionisti debbano essere giudicati da dei dilettantiIn Federazione non è piaciuta la mia idea di rivolgermi ad Amnesty international perché indaghi sul diritto a togliere un professionista dal suo posto di lavoro. Strano. A me, invece, sembra proprio di essere come un desaparecido, sparito come sono dal campo per tre partite, avendo contestato le decisioni di un arbitro che , non per colpa sua, non era in grado di svolgere serenamente il suo compito. Ma forse l'ironia non è la corda più pizzicata nell'animo dei potenti. Questo è un discorso di ragione. E' un discorso che spiega il perché delle cose e che siamo troppo lontani dalla risposta emotiva di questi giorni a un basket che cresce e che fa scricchiolare paurosamente le sue anguste strutture».

Di questo episodio si parla in “BANCO! L'urlo del Palaeur”, che potete trovare domenica al Palazzetto, prima e durante Virtus-Sassari, con dedica dell'autore. Oppure, lo trovate qui:


Redazione Il Romanista, via Bargoni 8 (Trastevere, tutti i giorni, anche la domenica, dalle 16 alle 20. Se venite qui vi verrà offerto anche un caffè)
- Libreria Pagine di Sport, via dei Tadolini 7/9 (adiacente Piazza Mancini)
Caffè Letterario, via Ostiense 95 
Edicola di Piazza Monte Baldo 10 (Montesacro, sopra Piazza Sempione)
- Online su www.ilmiolibro.it
- Libreria Pergamon, via Felice Nicolai 84/86 (Balduina)

Bancoroma-Sinudyne Bologna 83-90 (44-45)
Bancoroma: Wright 30 (12/25), Prosperi, Valente, Hughes 8 (3/5), Gilardi 13 (6/15), Polesello 13 (4/9), Sbarra, Solfrini 11 (4/10), Delle Vedove (0/1), Castellano 8 (2/5). All. Bianchini
Sinudyne: Brunamonti 7 (3/6), Frederick 29 (13/21), Fantin 12 (5/6), Goti, Masetti n.e., Villalta 19 (6/14), Rolle 12 (4/4), Generali 6 (1/2), Bonamico 5 (0/1). All. Di Lorenzo.
Arbitri: Gorlato e Bellettini
Spettatori: 3200, Incasso 15 milioni.
Tiri: Bancoroma 31/70, Sinudyne 32/54. Tiri liberi: Bancoroma 21/27, Sinudyne 26/35. Rimbalzi: Bancoroma 28 (Hughes e Polesello 8), 12 offensivi; Sinudyne 26 (Villalta 7), 11 offensivi. Palle perse: Bancoroma 13 (Hughes 6), 11 recuperi; Sinudyne 16 (Rolle 5), 4 recuperi.

lunedì 17 dicembre 2012

Banco! sotto l'albero ci sta bene. Perché?

Sotto l'albero ci sta bene, perché potete metterlo in orizzontale, e occupa poco spazio, o in verticale, così si appoggia su altri pacchetti, catturando l'attenzione sia su di sé sia sugli altri. Non appesantisce la slitta di Babbo Natale, perché in fondo è fatto di carta. Costa 15 euro, con cui tanto di questi tempi non ci comprate praticamente niente. Insomma, "Banco! L'urlo del Paleur" è il regalo perfetto per questo Natale e anche per i prossimi. Limitandoci a questo, se volete essere sicuri che il mondo non finisca il 21 dicembre, potete anche aspettare il 23 e venire al Palazzetto quando ci sarà un altro Banco, quello di Sardegna, per Virtus-Sassari. Non farete fatica a individuare il "Banco!" giusto, nei pressi della tribuna stampa. Se la fine del mondo non vi spaventa, visto che tanto non servirebbe a nulla conservarsi 15 euro, i punti vendita sono sempre quelli:

Libreria Pagine di Sport, via dei Tadolini 7/9 (adiacente Piazza Mancini)
- Caffè Letterario, via Ostiense 95 
Edicola di Piazza Monte Baldo 10 (Montesacro, sopra Piazza Sempione)
- Libreria Pergamon, via Felice Nicolai 84/86 (Balduina)
- Redazione Il Romanista, via Bargoni 8 (Trastevere)
- Online su ilmiolibro.it

domenica 16 dicembre 2012

All Star Game 1982-83, il ginocchio di Hughes


Tempo di All Star Game, evento nato proprio nei nostri anni preferiti. Il primo, disputato il 12 maggio 1982 a Milano, non vide impegnati giocatori del Bancoroma. Si sfidavano una selezione dei migliori giocatori della A1 contro i migliori della A2, a prescindere dalla nazionalità. Difficile, d'altronde, pensare di poter chiamare qualcuno di una squadra che aveva rischiato di retrocedere. Ancora A1 contro A2, il 9 febbraio 1983, a Caserta. Solo stranieri, stavolta. Il Banco è reduce da due brutte sconfitte: è stato eliminato dalla Korac e ha perso a Milano contro il Billy, cedendogli il primo posto. La società riesce a non far partire Larry Wright, che ha bisogno di riposo, ma manda Kim Hughes. Il pivot americano gioca, segna 12 punti, ma torna con un'infiammazione al ginocchio. Cominciano i guai, in una stagione dove fino a quel momento i medici si erano riposati. In quel week-end gioca anche la Nazionale, il Ct Gamba richiama Solfrini, che torna... ingessato. Dieci giorni di stop. Il guaio vero, però, è Kim Hughes. Non s'allena, il 20 febbraio gioca una manciata di minuti a Livorno e fa peggio. Il giorno dopo viene visitato all'Acqua Acetosa, ma solo dopo una settimana si accerterà che si tratta di lesione al menisco. Stagione finita e caccia al sostituto. Il resto, Clarence Kea, è cosa nota. Tutto cominciò da quell'All Star Game. Anzi, da questo (guardate che nomi):

Selezione A1-Selezione A2 137-121
Selezione A1: Jeelani 35, Zeno 26, Sappleton 21, Hughes 12, Bradshaw 10, Rolle 10, Bryant 7, Restani 6, Hollis 6, Bradley 4, D'Antoni 2. All. Peterson
Selezione A2: Thomas 24, Oscar 20, Howard 19, Valentine 15, Griffin 10, Pondexter 9, Bouie 8, Bucci 6, Solomon 5, Jordan 3, Slavnic 2, Gibson. All. Tanjevic e Pentassuglia

mercoledì 12 dicembre 2012

Il 12 dicembre 1982 non è un giorno come gli altri


Non è un giorno come gli altri, il 12 dicembre del 1982. Al Pianella di Cucciago si gioca Ford Cantù-Bancoroma, in un ambiente mica male e con la Ford assetata di rivincita dopo il clamoroso ko subito a Roma all'andata. “Grazie Valerio, forza Giancarlo” si legge in uno striscione. Valerio è Bianchini, che a Cantù ha vinto tutto, Giancarlo è Primo, che l'allena oggi. Primo, in realtà, è il Banco, a leggere la classifica. Ma la Ford domina fin dall'inizio. Raggiunge per tre volte il più 17 (48-31, 50-33, 52-35). Larry Wright gioca la sua peggiore partita da quando è in Italia, dal campo ha 2/19. Però non molla mai. Nell'intervallo, già sotto di 11, urla ai compagni: “Non scoraggiamoci, continuiamo a lottare e ribalteremo il risultato!” Lui continua a sbagliare, ma piano piano il Banco rimonta, fino al 73 pari. Mancano 28 secondi alla fine. E Wright, che poco prima ha sbagliato l'ennesimo tiro, tiene palla per 27 secondi e poi si alza da circa 7-8 metri. Canestro. Per la prima e ultima volta della partita, il Banco è in vantaggio. Non c'è più tempo per Cantù, il Banco vince e lì, nella sua peggiore partita, Wright dimostra definitivamente di essere di un altro pianeta.
Valerio Bianchini a fine partita è incontenibile: “Vorrei rivedere mille volte quel tiro. Dopo molti errori, si è illuminato al momento giusto con il più bel canestro che abbia mai visto in vita mia. Ha dato una grande lezione nel giorno in cui ha giocato peggio. Cose del genere le avevo viste solo nei filmati che vedevo anni fa all'USIS di Milano. Poi avevo avuto bisogno di andare in America per vedere una cosa simile da Rick Barry dei Knicks. Ora non è necessario varcare l'oceano. Basta venire a vedere il Banco di Roma. Si è incollato il pallone per 27 secondi e poi ha scoccato un tiro dalla parabola impossibile. Ho temuto che morissimo con la palla in mano, senza tirare. Che sciocco che sono stato”.
L'euforia è tale che il coach dà un premio a tutti, perché se Wright ha segnato il canestro decisivo, la rimonta l'hanno fatta tutti gli altri. Allenamento del lunedì annullato.

Ford Cantù-Bancoroma 73-75 (42-31)
Ford: Innocentin (0/1), Bargna (0/1), Cattini 3 (1/4), Bosa 2 (1/1), Sala n.e., Brewer (0/2), Riva 27 (12/19), Marzorati 8 (2/5), Bryant 20 (9/13), Bariviera 12 (4/11). All. Primo
Bancoroma: Wright 15 (3/20), Prosperi n.e., Valente n.e., Hughes 12 (4/12), Gilardi (0/9), Polesello 16 (5/10), Sbarra n.e., Solfrini 18 (7/11), Delle Vedove, Castellano 14 (6/12). All. Bianchini
Arbitri :Vitolo e Duranti
Tiro: Ford 29/57, Bancoroma 25/74. Tiri liberi : Ford 15/24, Bancoroma 25/30. Rimbalzi : Ford 42 (Brewer 18), 11 offensivi; Bancoroma 36 (Hughes 18), 17 offensivi. Palle perse: Ford 16 (Brewer 5), 5 recuperi; Bancoroma 7 (Wright 3), 10 recuperi.

martedì 11 dicembre 2012

Banco! Il cerchio si chiude

Foto Gianluca Boserman

Quando Antonio Panunzio, il primo playmaker della storia della Virtus Roma, tira fuori la prima maglia, stagione 1972-73, il cerchio si chiude. "L'ho sempre conservata perché ce l'ho nel cuore. Nel Banco ho giocato tre anni, poi l'ho sempre seguito da lontano. Finché nella finale scudetto del 1983 non sono andato al Palaeur e per la prima volta ho fatto il tifoso. E nell'era di internet, in ogni forum in cui mi sono registrato, il mio nick è sempre stato Banco".

L'idea era quella di riunire chi ha fondato la Virtus, chi l'ha fatta vincere e chi c'è oggi. Nonostante le assenze di Valerio Bianchini e Marco Calvani, l'abbiamo fatto lo stesso. D'altronde, come si diceva ieri alla libreria "Pagine di Sport" di Via dei Tadolini, Bruno Vespa rimanda le presentazioni dei suoi libri se non c'è Berlusconi, noi no. E grazie a tante presenze a sorpresa, abbiamo respirato basket per più di un'ora, con la passione dei pionieri che accesero una fiammella nei primi anni 70, che si ritrovarono felici nel 1983 e che oggi guardano con piacere la bella Virtus di questa stagione.

E così Maurizio Polidori, il primo allenatore della storia della Virtus Banco di Roma, ci racconta le vere origini della società, al di là dei codici federali. Il vicepresidente Fip Gaetano Laguardia e il presidente del Comitato Regionale Francesco Martini ci parlano da ex avversari della Virtus in un mondo del basket romano dove però, finita la partita, ci si ritrovava sempre tutti insieme. Il Bancoroma ha vinto anche perché i giocatori romani che aveva erano la sintesi di quel mondo. Mario Arceri ci spiega com'era lavorare avendo la possibilità di stare a contatto con il Banco dei successi. Erano ragazzi che trasmettevano emozioni e proprio vivendo giorno dopo giorno con loro era più facile anche per i giornalisti trasmetterle a chi leggeva. Ciò che siamo oggi è ciò che siamo stati, non dobbiamo dimenticarlo mai. Massimiliano Mascolo, Raisport, era un giovane cronista e ribadisce il valore di ciò che siamo stati. La pulizia del gancio cielo di Polesello l'avete più vista? 

Foto Gianluca Boserman
Ogni tanto guardavo, oltre a chi parlava, anche chi ascoltava. Ho visto la stessa emozione che c'era al Caffè Letterario, di fronte ai protagonisti del Bancoroma che vinse, ma che stavolta non c'erano. Questo può significare solo una cosa: che ciò che avevano dentro quei ragazzi, era la stessa passione di chi li ha preceduti e di chi li tifava e s'è innamorato di quella squadra. Un sentimento che non aspetta altro che essere tirato fuori da chi lo sa riconoscere. Come chi c'era ieri alla presentazione e, chissà, magari anche come qualcuno che oggi veste la stessa maglia di Antonio Panunzio.


lunedì 10 dicembre 2012

Potrebbe essere la tua ultima occasione...

...se le previsioni Maya sono azzeccate, non ci saranno altre presentazioni all'infuori di quella di stasera... 

Libreria Pagine di Sport, ore 18. Banco! L'urlo del Palaeur si presenta, per brindare tutti insieme al Natale e a un anno ricco di successi per l'amata Virtus...sempre che ci sia, un nuovo anno! 



sabato 8 dicembre 2012

Un allenatore di nome Zdenek


Attenzione! Di questo e di molto altro parleremo alla presentazione di lunedì prossimo alla libreria Pagine di Sport (ore 18, via dei Tadolini 7 Roma). 

*** 

9 dicembre 1982. Dopo aver eliminato il Fleurus e l'Aris Salonicco di Nikos Galis, il Bancoroma inizia il girone dei quarti di finale di Coppa Korac. Nel girone ci sono Limoges, Stella Rossa Belgrado e il NHKG Ostrava, squadra cecoslovacca e primo avversario del Banco. L'unico giocatore ad aver giocato in Cecoslovacchia è Gilardi, agli Europei di Praga del 1981, finiti male. Della squadra avversaria non si sa nulla, tranne che ha un allenatore, Zdenek Hummel, 35enne ed ex nazionale, e un tale Petr, attualmente nazionale cecoslovacco. La partita è durissima. Il Banco gioca male, suda, insegue, lotta, ma alla fine porta a casa la vittoria. Wright splendido nel primo tempo, chiuso con 8/10 al tiro, ma poi commette qualche errore di troppo nella ripresa che fa rialzare la testa all'Ostrava. Nessuna delle due squadre ottiene mai uno scarto superiore ai 5 punti, nel Banco si distinguono Hughes (5/6 al tiro e 10 rimbalzi) e Gilardi (12 punti e canestri importanti). La partita si decide all'ultimo minuti: 71-70 per il Banco, Castellano si fa stoppare ma il cecoslovacco Brazda il tiro del sorpasso. Segna Gilardi dall'altra parte per il 73-70, poi Wright ruba palla e non la molla più. “La cosa importante è che vinciamo giocando male”, dichiara un Bianchini per niente soddisfatto.

NHKG Ostrawa-Bancoroma 70-73 (36-41)
NHKG Ostrawa: Dieti 2 (1/3), Kocian ne, Prsala 10 (5/9), Vrsecky ne, Cleslak 23 (8/16), Derkas ne, Petr 10 (5/10), Vetroubek 17 (7/8), Splichal (0/1), Brazda 8 (4/13). All. Humel.
Bancoroma: Wright 28 (12/22), Prosperi ne, Hughes 18 (8/11), Grimaldi ne, Gilardi 12 (6/10), Polesello 2 (1/8), Sbarra ne, Solfrini 2 (1/4), Delle Vedove, Castellano 11 (4/9). All. Bianchini.
Arbitri: Suurkaat (Urs), Schneider (Ger). Commissario Fiba Haselbacher (Austria)
Tiri: Nhkg 30/60, Bancoroma 32/64. Tiri liberi: Nhkg 10/14, Bancoroma 9/12. Rimbalzi: Nhkg 19, 5 offensivi; Bancoroma 28, 9 offensivi.

giovedì 6 dicembre 2012

Lunedì 6 dicembre 1982. Dopo l'ennesimo tutto esaurito...(continua il 10 dicembre in libreria)


Lunedì 6 dicembre 1982. Dopo l'ennesimo tutto esaurito al Palazzetto, vittoria 102-92 contro Rieti (Hughes 23, Wright 22, Castellano 17), riaprire il Palaeur è una necessità. Si pensa a domenica 19 dicembre, quando si giocherà Bancoroma-Sinudyne Bologna. A questo scopo, si tiene una riunione negli uffici del Coni al Foro Italico. Il Comitato Olimpico è rappresentato da Mario Pescante e Maurizio Romano. Per la Fip c'è Gianni Petrucci. Per la Lega c'è Luciano Acciari. Per il Banco sono presenti Eliseo Timò, Giuliano Mecozzi, Maurizio Bocconcelli e Valerio Bianchini. L'Ente Eur è rappresentato dal vicecommissario, l'avvocato Smerile. Si identificano anche altre date libere: il 16 gennaio per l'arrivo della Scavolini, il 27 per la gara contro Fabriano e il 13 marzo per Banco-Berloni Torino. Non se ne farà niente. Per riaprire il Palaeur (che ha il parquet inadeguato) bisognerà aspettare la semifinale scudetto.

Intanto in serata arriva nelle edicole Superbasket. Per riuscire ad uscire già il lunedì sera, Aldo Giordani spesso pretendeva dai suoi collaboratori che scrivessero il pezzo il sabato, anche se le partite si giocavano la domenica. E così uscivano articoli generici, frutto di virtuosismi dei giornalisti, corredati dai tabellini. I pezzi di commento, invece, arrivavano ben prima. In uno di questi, Stefano Germano torna sulla partita tra Bancoroma e Billy Milano: «Mike D'Antoni mi ha fatto tenerezza contro Wright, che lo ha scherzato sul suo terreno preferito: una palla rubata che nemmeno se n'è accorto. Peterson negli ultimi minuti lo ha tolto da Wright, dirottandolo su Gilardi ed evitandogli altre brutte figure».

Anche questa palla rubata sarà rievocata lunedì 10 dicembre 2012, quando ci sarà una nuova presentazione di “Banco! L'urlo del Palaeur”. L'appuntamento è alle 18 alla libreria “Pagine di Sport in Via dei Tadolini 7/9, adiacente Piazza Mancini. Ci sarà chi ha fondato la Virtus, chi l'ha fatta vincere e chi c'è oggi.

martedì 4 dicembre 2012

Jingle Banco! Lunedì 10 dicembre ore 18:00


Se a ottobre avete perso la presentazione di BANCO! L'urlo del Palaeur stavolta non potete mancare. E non potete mancare anche se c'eravate.

L'appuntamento è per lunedì 10 dicembre alle ore 18 alla libreria Pagine di Sport in Via dei Tadolini 7/9 (adiacente Piazza Mancini).  

Saranno presenti il primo allenatore della Virtus Banco di Roma, Maurizio Polidori, l'allenatore più vincente, Valerio Bianchini, e l'allenatore di oggi, Marco Calvani. Non mancheranno altre sorprese e durante la serata sarà possibile acquistare il libro. Un regalo di Natale che non può mancare sotto l'albero di un appassionato di basket.

Voi non mancate e, come sempre, ricordate: chi non viene è un tifoso del Billy Milano e simpatizzante della Mobilgirgi Caserta!

venerdì 23 novembre 2012

Tanti auguri, campione


E sono 58. Stiamo parlando degli anni di Larry Wright, che oggi festeggia il suo compleanno. E non ci poteva essere occasione migliore per tornare ad aggiornare il blog. Trent'anni fa, il 23 novembre 1982, Larry festeggiò il compleanno dopo aver battuto la Peroni Livorno 83-69, con il Bancoroma sempre primo in classifica. Fu una vittoria facile ma decisamente simbolica, perché nella Peroni militavano tre ex Stella Azzurra, Giusti, Masini e Lazzari, e un (grandissimo) ex Lazio, cioè Jeelani. In pratica, il Banco sconfisse il passato della Roma cestistica. Wright segnò 16 punti con 8/14 dal campo. Nella sue tre stagioni a Roma, 1982-83, 1983-84 e 1987-88, ha segnato 2474 punti, di cui 1913 in campionato, 215 in Coppa Korac, 232 in Coppa Campioni e 114 in Coppa Italia

Tanti auguri, campione

lunedì 29 ottobre 2012

L'urlo del Palaeur in tv

Se siamo telegenici o no, decidetelo voi... Guardando i servizi televisivi andati in onda sulla presentazione di BANCO! L'urlo del Palaeur 

Qui trovate il servizio de La7, andato in onda il 22 ottobre durante Sottocanestro e nel prepartita di EA7 Emporio Armani-Acea Roma.

Qui invece il servizio del Tg3 Lazio, andato in onda il 23 ottobre. Parte dal minuto 17'33".

E attenzione, pare che non sia finita qui...

sabato 27 ottobre 2012

30 anni fa: Bancoroma-Cidneo Brescia 75-83


E' il 28 ottobre 1982, turno infrasettimanale del campionato di basket. Il Banco di Roma, capolista solitario del campionato a punteggio pieno, ospita il Cidneo Brescia, che finora è la rivelazione della Serie A. La squadra bresciana infatti, pur essendo una neopromossa, è seconda a due punti di distanza dal Banco. E' un match d'altra classifica, ma al Palazzetto ci sono solo 2500 spettatori. In contemporanea infatti allo stadio Olimpico si gioca Italia-Svizzera, amichevole organizzata dalla Figc per festeggiare la Nazionale campione del mondo in Spagna (che perderà la partita). Il Banco chiede l'anticipo alle 18, ma Brescia rifiuta per non modificare il programma della trasferta.

Partita particolare per Marco Solfrini, che per la prima volta sfida da avversario la squadra dove si è affermato a grandi livelli. Partita particolare per tutto il Banco, perché, inatteso, arriva il primo ko della stagione. Wright perde il confronto con Pietkiewicz, Hughes e Polesello si fanno sovrastare dai lunghi della Cidneo, in particolare dal giovane Ario Costa. Si salvano solo Catellano (6/7 al tiro) e SOlfrini (9/11). Inizio strano: subito 0-4, poi al 4' 12-5 per il Banco, che al 10' torna sotto: 20-25. E' Castellano a guidare la squadra al pareggio sul 38-38 a pochi secondi dall'intervallo, dove il Banco va comunque sotto di due (38-40). Ancora pari (40-40) all'inizio della ripresa, poi la Cidneo torna avanti e non si farà più raggiungere. Al 14' è addirittura a più 17 (54-71), poi sei canestri consecutivi di Solfrini scatenano la rimonta del Banco, che a 40" dal termine arriva a -4 (75-79). Troppo tardi. Le due squadre sono ora appaiate in vetta, per effetto delle sconfitte di Sinudyne e Berloni, che seguono a due punti. 

Bancoroma-Cidneo Brescia 75-83 (38-40)
Bancoroma: Wright 22 (10/21), Prosperi n.e., Valente n.e., Hughes 6 (3/9), Gilardi 6 (2/9), Polesello 8 (3/7), Sbarra 3 (1/2), Solfrini 16 (8/9), Delle Vedove 2 (1/3), Castellano 12 (6/10). All. Bianchini
Cidneo: G.Motta, Marusic 12 (4/5), Pedrotti 3 (1/2), Pietkiewicz 22 (8/10), Conti n.e., Abernethy 18 (8/15), S.Motta 14 (6/12), Costa 13 (6/10), Rizzi 1 (0/4), Biondi n.e. All. Sales
Arbitri: Rotondo e Dal Fiume 
Spettatori: 2500
Tiro: Bancoroma 34/70, Cidneo 33/58. Tiri liberi: Bancoroma 7/10, Cidneo 17/24. Rimbalzi: Bancoroma 26 (Hughes 7), 7 offensivi; Cidneo 34 (Pietkiewicz 10), 16 offensivi. Palle perse: Bancoroma 15 (Hughes e Polesello 4), 10 recuperi; Cidneo 5, 7 recuperi (Pietkiewicz e S.Motta 3)

giovedì 25 ottobre 2012

Aumentano i punti vendita!

Nuovi punti vendita, da questa settimana, in cui trovare BANCO! L'urlo del Palaeur:

- Caffè Letterario, via Ostiense 95 (sì, quello della presentazione!)
- Libreria Pergamon, via Felice Nicolai 84/86 (Balduina)

Naturalmente restano validi anche gli altri:

- Libreria Pagine di Sport, via dei Tadolini 7/9 (adiacente Piazza Mancini)
- Edicola di Piazza Monte Baldo 10 (Montesacro, sopra Piazza Sempione)
- Redazione Il Romanista, via Bargoni 8 (Trastevere)
- Online su ilmiolibro.it

mercoledì 24 ottobre 2012

25 ottobre 1982, Bic Trieste-Bancoroma 77-81

E' il 25 ottobre 1982, trent'anni fa. Il Bancoroma, che ha da poco conquistato la vetta della classifica, va a giocare a Trieste contro la Bic, dove gioca quel Gianni Bertolotti che l'anno dopo vestirà l'arancio-blu. 

Questo è un estratto del pezzo del Corriere dello Sport, firmato Sergio Viviani: "Il Banco vince con un gran gioco e contropiede, tanta concentrazione e voglia di vincere emersa a metà del secondo tempo quando, sotto di sei punti, ha ingranato la quarta e con un parziale di 18-4 si è portato avanti di otto. A quel punto la Bic franava per gli errori di Dietrick e non riusciva più a riprendere i romani. Da un parte ottimo Wright e insufficiente Hughes. Dall'altra sufficente Robinson e prestazione inqualificabile di Dietrick. Per il resto equilibrio, Tonut e Fabbricatore cecchini, Solfrini e Gilardi non da meno. Ora per la capolista doppio durissimo impegno che tra meroledì e domenica prossima dirà la verità. Mercoledì il Cidneo, che ha ottenuto una sofferta vittoria sulla Peroni, domenica trasferta a Pesaro contro una Scavolini in ripresa. Wright non è stato eccezionale al tiro (9 su 19) ma è stato autore degli ultimi determinanti canestri e ha mostrato una magistrale conduzione del gioco nelle fasi decisive. 

Bic Trieste-Bancoroma 77-81 (41-38)
Bic Trieste: Robinson 12 (6/13), Bobicchio n.e., Valenti 6 (3/5), Tonut 22 (10/15), Floridan n.e., Dietrick 9 (4/18), Ciuk n.e., Agostinis n.e., Fabbricatore 14 (7/7), Bertolotti 14 (6/13).
Bancoroma: Wright 23 (9/18), Prosperi n.e., Valente n.e., Hughes 10 (4/8), Gilardi 14 (6/8), Polesello 12 (3/5), Sbarra n.e., Solfrini 14 (7/10), Delle Vedove 4 (2/3), Castellano 4 (2/4). All. Bianchini.
Arbitri: Albanese e Tallone
Note: Tiro: Bic 36/71, Bancoroma 33/56. Tiri liberi: Bic 5/7, Bancoroma 15/20. Rimbalzi : Bic 20 (Dietrick 9), 10 offensivi; Bancoroma 24 (Hughes 8), 10 offensivi. Palle perse : Bic 12, 14 recuperi (Dietrick 7) ; Bancoroma 9 (Hughes 4), 5 recuperi.

giovedì 18 ottobre 2012

Grazie


Sul palco - foto di Paolo Pizzi
Non bisognerebbe mai abusare della parola “grazie”, ma è ancora più importante non tenersela per sé quando è meritata. E allora in questo caso è inevitabile abusarne. Martedì scorso al Caffè Letterario in Via Ostiense “BANCO! L'urlo del Palaeur” si è presentato, e anche se è passato ancora poco tempo per poter metabolizzare tutto, l'unica parola che mi viene in mente è grazie.

Grazie a Valerio Bianchini, per la spiegazione di tutti i significati che aveva il Bancoroma in quel periodo, per la dimostrazione pratica della marcatura di Kea su Meneghin e per gli apprezzamenti sul libro perché vengono da uno che di libri ne ha letti tantissimi.

Grazie a Eliseo Timò, per la classe e la signorilità. Non vuole che si usi il termine “irripetibile” per quel periodo. Allora lo usiamo per lui.

Grazie a Massimo Cilli, perché so quanto gli è costato rinunciare a una partita della Tiber e grazie perché la Tiber è arancio-blu.

Grazie a Enrico Gilardi, perché è bello che ci siano “punti di vista diversi anche se si è compiuta la stessa strada”, perché avremmo voluto spiegare meglio quanto era forte e perché un giorno brinderemo con un Cartize, anche se non esiste più.

Grazie a Fulvio Polesello, per aver ricordato che quando s'alzava l'urlo del Palaeur, “BANCO!”, le partite cambiavano, perché il libro se l'è quasi venuto a prendere a casa mia e perché, come dice il Vate, se non ci fosse stato lui, non avremmo preso Larry Wright.

Grazie a Stefano Sbarra, per non avermi picchiato nonostante il più clamoroso errore nel libro stia nel capitolo dedicato a lui e perché è vero: la sua storia andrebbe raccontata a tutti i bambini che vogliono giocare a basket.

Grazie a Fabrizio Mares, perché è Federico Buffa che dovrebbe raccontare di aver fatto una radiocronaca insieme a lui. E scusa per l'imboscata. Anche noi ascoltiamo GBR Radio.

Grazie ad Angelo Nicotra, per aver messo la sua voce e la sua professionalità in questa serata. Per tutti è una voce famosissima, per noi è qualcosa di più: un tifoso della Virtus. Mentre leggeva, guardavo la platea: la sua interpretazione ha toccato più di qualche corda...

Grazie a Nicola Alberani e Francesco Carotti, perché era importante che ci fosse anche la Virtus di oggi e con loro c'era.

Grazie a Emanuela Audisio (e a Mario Arceri per l'intercessione).  Un'improvvisata più bella non poteva esserci. Decisamente troppo.  

Grazie a Cesare Antetomaso, perché non l'ho ringraziato subito, perché quella sciarpa arancio-blu gli dona moltissimo, per tutti gli ostacoli che ha sfidato pur di esserci e perché ora potrà dire di essere stato allenato da Bianchini e di aver marcato Meneghin.

Grazie a Marco, Bebbo, Paolo e agli amici che mi hanno sopportato e che solo per amicizia hanno fatto in modo che la serata venisse esattamente come doveva venire.

Grazie a quelli che ho conosciuto martedì, a quelli che non ho potuto conoscere, a quelli che non sono riusciti a venire ma che mi hanno fatto sentire che c'erano. A quelli che ho ritrovato e a quelli che si sono ritrovati tra di loro. A quelli che mi hanno ispirato ma fino a ieri non lo sapevano. A quelli che avrebbero meritato la giusta visibilità ma per i quali ci saranno altre occasioni. A quelli che... quelli che.... ok, basta. Beppe Viola è morto da 30 anni e stiamo ancora al “quelli che”. 

Però sono proprio belle le cose di 30 anni fa...  

lunedì 15 ottobre 2012

Banco! si presenta: il 16 ottobre al Caffè Letterario


Ci siamo. E' arrivato il momento di presentare ufficialmente "BANCO! L'urlo del Palaeur". L'appuntamento è per domani, 16 ottobre, alle ore 18 presso il Caffè Letterario di Via Ostiense 95.

Interverranno il coach Valerio Bianchini, il presidente Eliseo Timò, i giocatori del Bancoroma. Ma non ci fermeremo qui. Nel corso della serata, infatti, sarà proiettato un video inedito su quella squadra e non mancheranno altre sorprese.

Sarà naturalmente possibile acquistare il libro, ma vale la pena esserci anche per chi l'ha già acquistato. Peraltro il 16 ottobre 1982, esattamente 30 anni prima, il Banco si preparava ad affrontare la San Benedetto Gorizia. L'avrebbe battuta e al termine della giornata sarebbe balzato in testa alla classifica da solo. Non succedeva da 47 anni, dai tempi della Ginnastica Roma, che una squadra romana si trovasse in testa alla classifica da sola.

Di tutto questo e di molto altro si parlerà domani pomeriggio. Non mancate e ricordate: chi non viene è un tifoso del Billy Milano e simpatizzante della Mobilgirgi Caserta!

sabato 22 settembre 2012

22 settembre 1982


Il 22 settembre 1982, 30 anni fa, inizia il campionato di basket 1982-83. Inizia con una partita sola, Bancoroma-Ford Cantù, che in realtà è un anticipo della seconda giornata. La prima, infatti, è in programma domenica 26 settembre. Il Banco inizia al Palazzetto contro la squadra campione d'Europa in carica, peraltro l'anno prima allenata proprio da Bianchini.

Davanti alle telecamere di Raiuno il Banco vince clamorosamente 84-70 e un episodio colpisce tutti. Lo racconta così Valerio Bianchini

"Wright aveva già iniziato i suoi stupendi ricami in palleggio, le sue accelerazioni, le sue lievitazioni, finché un avversario non volendo gli puntò un gomito sul setto nasale e glielo frantumò. Perse un mare di sangue, glielo tamponarono alla bell'è meglio ed io pensai: Ecco qua la fine del concerto. Ma il massaggiatore non aveva ancora finito di incerottarlo che già Larry si dirigeva in lunetta per battere i tiri liberi conquisati. L'azione successiva, passati non più di 30 secondi, il Banco è di nuovo all'attacco. Larry è in palleggio a metà campo. Scivola via sulla destra lasciando il suo avversario con le gambe intrecciate e, come fosse senza peso, eccolo già proiettato verso il canestro. Dal lato opposto Jim Brewer, un altro ex-pro di Los Angeles, due metri e dieci per un corpaccione enorme, nero nero, gira il capo, vede e capisce tutto in un lampo. Ha gli occhi fiammeggianti e sul volto si disegna un ghigno come quello dell'orco nelle fiabe...”.

Il resto del racconto e il tabellino di questa partita sono contenuti in "BANCO! L'urlo del Palaeur", che potete trovare qui:


online sul sito ilmiolibro
scrivendo all'indirizzo e-mail bancoroma83@gmail.com per informazioni e richieste
- presso la libreria Pagine di Sport di via dei Tadolini 7/9, a circa 150 mt. da piazza Mancini/ ponte Duca D'Aosta
- presso l'edicola di piazza Monte Baldo 9, a 200 metri da piazza Sempione
 facendo visita alla redazione de Il Romanista, via Bargoni 8 Roma, dalle ore 15 alle 21 tutti i giorni, sabato e domenica compresi (a proposito: se andate in edicola non dimenticate di chiedere Il Romanista!). 

martedì 18 settembre 2012

La presentazione


Sarebbe bello pensare che la Virtus l'abbia fatto apposta. Chissà. Il fatto è che domani, 19 settembre, al Palazzetto si gioca un'amichevole contro Montegranaro, con presentazione ufficiale della squadra. Proprio come 30 anni fa. Il 19 settembre 1982, infatti, la stagione-scudetto del Bancoroma cominciò con un'amichevole al Palazzetto.

L'avversaria è la Berloni Torino, che è senza Caglieris, infortunato alla caviglia. Il Banco è senza Castellano, reduce dai mondiali militari, peraltro vinti. Torino conduce fin da subito, al 3' del secondo tempo arriva al massimo vantaggio (30-42), poi il Banco arriva fino al pareggio a 12' dal termine, ma alla fine perde 64-70.

<<Una Berloni guastafeste - si legge il giorno dopo sul Corriere dello Sport - rovina la “vernice” del Banco di Roma che si presentava per la prima volta ieri al proprio pubblico. Comunque per i tifosi romani c'è stata festa ugualmente, soprattutto per alcuni “numeri” di Larry Wright, che dopo un inizio in sordina nella ripresa ha offerto sprazzi di pura classe. Il pubblico al termine ha salutato la sua uscita con un lungo applauso, qualcuno ha invece storto la bocca asserendo che difende poco>>.

Banco di Roma-Berloni Torino 64-70 (29-33)
Banco di Roma: Wright 18, Scarnati, Prosperi, Valente, Hughes 5, Grimaldi, Gilardi 20, Polesello 6, Sbarra, Solfrini 15, Delle Vedove.
Tiri liberi: Banco 12 su 19, Berloni 12 su 17. 5 falli, Solfrini, Lardo, Wright. Tiro, bancor 26 su 53, Berloni 29 su 59. spettatori 2000.

giovedì 13 settembre 2012

Secondo Memorial Franco Begni alla Tiber Basket


La Us Tiber Basket organizza al PalaDonati di via Clelia Bettini Attilj venerdì 14 settembre a partire dalle ore 16 il secondo Memorial Franco Begni. Un lungo pomeriggio di basket giovanile dedicato alla memoria di uno dei più grandi dirigenti della pallacanestro romana, scomparso un anno fa. Franco Begni da molti anni metteva la sua esperienza al servizio della Tiber, ma era stato il responsabile del settore giovanile del Bancoroma dal 1972 al 1989. Con lui arrivò nel 1980 lo scudetto Allievi, unico titolo giovanile conquistato nella storia della Virtus.
Sullo storico parquet di Montesacro si sfideranno in tre appassionanti derby le formazioni under 15 (alle 16) e under 17 (ore 18) con le loro formazioni di eccellenza di Tiber e Stella Azzurra, attese protagoniste della stagione con molti dei prospetti più interessanti del Lazio. Gran finale alle ore 20 con l'amichevole tra le prime squadre che disputeranno la DNB (Stella Azzurra) e la DNC (Tiber).
Franco Begni

martedì 11 settembre 2012

Metti un tardo pomeriggio...Valerio Bianchini e Charley Rosen


Metti un tardo pomeriggio prima di cena... Valerio Bianchini e Charley Rosen. Sì, il coach del Bancoroma campione di tutto e lo scrittore che oltre ai libri con Phil Jackson, ne ha scritti altri 18, 16 dei quali sul basket. Più di un'ora a parlare di basket e del suo libro "Gli All-Star di Mosè", la storia di una squadra improvvisata di ebrei che, in piena grande depressione, si fa un coast-to-coast sfidando avversari di ogni tipo e cercando loro stessi. 

Charley Rosen è proprio come lo descrive Phil Jackson: "Per lui il basket ha un'essenza quasi sacra". Quando dalla platea gli chiedono del rapporto tra basket e religione, lui risponde: "Il basket è una religione". E torna su Phil Jackson: "E' la sublimazione dell'io nel noi. Nella squadra. Jackson con i Chicago Bulls ce l'ha fatta, con Bryant e O'Neal no". Bianchini, perfetto moderatore della serata, ascolta quando è il momento, spiega quando è necessario, sorride quando lo presentano come: "Il coach del mitico Bancoroma".

C'eravamo anche noi e siamo finiti nelle mani giuste...


lunedì 10 settembre 2012

Tempo di abbonamenti


Finite le ferie, ricomincia pure il blog. E ricomincia con una graditissima notizia che viene direttamente dalla Virtus. Oggi infatti inizia la campagna abbonamenti per la stagione 2012-2013, quella del trentennale dello scudetto del Bancoroma. Ebbene, se avete nascosto nei vostri cassetti un abbonamento di quegli anni magici, uno tipo quello che vedete in questa foto, è il caso di tirarlo fuori... Presentandolo al botteghino, qualora vogliate abbonarvi per la prossima stagione della Virtus, avrete una sorpresa niente male...

venerdì 24 agosto 2012

L'urlo del Palaeur il 25 agosto ad Amatrice per la Sagra degli spaghetti all'amatriciana

BANCO! L'urlo del Palaeur continua il suo tour estivo. E dopo essere stato al raduno della Virtus ieri al Palazzetto, domani fa una gita fuori porta. Il libro sarà in vendita domani, sabato 25 agosto, ad Amatrice, in occasione della Sagra degli spaghetti all'amatriciana, che ogni estate è meta di molti romani. Potrete trovarlo in uno stand sul Corso di Amatrice, proprio accanto a quello del Comune.



mercoledì 22 agosto 2012

L'urlo del Palaeur al raduno della Virtus


Domani è il 23 agosto. Trent'anni fa, il 23 agosto 1982, il Bancoroma concludeva il ritiro precampionato di Castel del Piano, sul Monte Amiata. Valerio Bianchini dichiarava la sua soddisfazione: «Abbiamo lavorato bene. Tutti i giocatori si sono presentati in buone condizioni, avendo rispettato la tabella personalizzata che avevo consegnato loro. Posso promettere voglia di vincere e divertimento. Abbiamo giocatori in grado di regalare spettacolo». Rossetti viene ceduto in C1. «Ho voluto tenere Sbarra, perché potrà crescere alla scuola di Wright».
Trent'anni dopo, cioè domani, si raduna la Virtus 2012-2013. Ci sarà anche “Banco! L'urlo del Palaeur”, dalle 16.30 in poi al Palazzetto di Piazza Apollodoro. Per chi lo volesse sfogliare, non sarà difficile trovarlo. 

Altre modalità? Sempre quelle: 


online sul sito ilmiolibro
scrivendo all'indirizzo e-mail bancoroma83@gmail.com per informazioni e richieste
- presso la libreria Pagine di Sport di via dei Tadolini 7/9, a circa 150 mt. da piazza Mancini/ ponte Duca D'Aosta
- presso l'edicola di piazza Monte Baldo 9, a 200 metri da piazza Sempione
 facendo visita alla redazione de Il Romanista, via Bargoni 8 Roma, dalle ore 15 alle 21 tutti i giorni, sabato e domenica compresi (a proposito: se andate in edicola non dimenticate di chiedere Il Romanista!). 

giovedì 16 agosto 2012

"BANCO! L'urlo del Palaeur" intervistato da Lungotevere.net

Completamente rapiti dalle Olimpiadi, non ci dimentichiamo certo di BANCO! L'urlo del Palaeur. E non se n'è dimenticato neanche il sito lungotevere.net, che ci ha addirittura intervistati! Si parla del libro, della Virtus di ieri e anche della Virtus di oggi (e, come avete visto, Phil Goss, nato il giorno di gara2 Ford Cantù-Bancoroma, alla fine è arrivato...)

L'intervista

martedì 7 agosto 2012

Il Bancoroma alle Olimpiadi – 3) Scott May


Prima di Enrico Gilardi e dopo Mike Bantome, era toccato a Scott May. Anno d'oro, per lui, il 1976. Con Indiana vince il titolo Ncaa e viene premiato come miglior giocatore della finale. Si merita quindi la convocazione per i Giochi di Montreal, passando dalle mani di Bobby Knight a quelle di Dean Smith, che ha il compito di metter su una squadra in grado di vendicarsi del furto subito a Monaco dall'URSS. Con May ci sono anche Adrian Dantley, Steve Sheppard (che giocherà nella Lazio), Phil Phord, Thomas LaGarde e altri giocatori che faranno poi la loro più che onorevole carriera nella Nba. Resta fuori Butch Lee, che trova subito “asilo” a Portorico e si vendica segnando 35 punti agli USA in una partita che gli americani vincono 95-94 grazie all'arbitro e a due tiri liberi di Phil Ford.

La rivincita con l'URSS, però, non ci sarà. Gli USA fanno il loro, vincono tutte le partite e arrivano in finale. In semifinale però l'Unione Sovietica trova la Jugoslavia, che ci è arrivata dopo aver battuto di un punto l'Italia (che sarà quinta) grazie a un tiro da lontanissimo di Slavnic a 3 secondi dal termine. La Jugoslavia batte l'URSS 89-84 e arriva a giocarsi il titolo in una finale senza storia, vinta 95-74 dagli americani.

Così Scott May divenne campione olimpico. Avrebbe potuto andarci anche nell'atletica, secondo quello che si diceva di lui e della sua esplosività fisica all'high school, quando volava sugli ostacoli bassi. Arrivò al Banco nel 1986 per poche, bellissime, partite. Poi Elvis Rolle, che qualche anno dopo avrebbe fatto danni perfino peggiori alla Virtus, gli ruppe un braccio e ruppe anche la magia di un Banco che avrebbe potuto arrivare molto lontano.

mercoledì 1 agosto 2012

Il Bancoroma alle Olimpiadi – 2) Mike Bantom


Non era ancora quello che nell'ultimo quarto di gara7 della finale di conference s'appicò a Larry Bird e non lo fece segnare, dando la vittoria della partita e della serie ai Philadelphia 76ers. Non era ancora neanche colui che divenne una colonna della Virtus per dal 1986 al 1989. Ma era già un ottimo giocatore, Mike Bantom, nel 1972, al penultimo anno di college alla St. Joseph University. Tanto da meritarsi la convocazione per i Giochi olimpici di Monaco. Con lui ci sono, tra gli altri, Jim Brewer, Thomas McMillen, Thomas Henderson, Dwight Jones e Doug Collins.

Naturalmente gli Stati Uniti sono i grandi favoriti e in semifinale infliggono una dura lezione all'Italia, costringendola a un quasi-record negativo di punti all'attivo: solo 38, contro i 68 all'attivo. Era dal 1952 (Italia-Grecia 35-34) che la Nazionale non segnava così poco. 4 punti all'attivo per Bantom e USA in finale. Avversaria l'URSS, in piena guerra fredda.

In finale naturalmente gli americani sono strafavoriti. Da quando il basket è sport olimpico, cioè da Berlino '36, hanno disputato 63 partite con 63 vittorie. Però USA-URSS è sempre una partita che ha significati extra-sportivi. La difesa sovietica è impenetrabile, Sergey Belov indovina una grandissima partita. Gli USA sbagliano molto e al 30' il punteggio è 38-28 per l'URSS. Poi coach Hank Iba ordina un pressing a tutto campo che propizia la rimonta americana, fino al 48-49 realizzato da Forbes quando mancano 10” alla fine. A 7” dalla sirena, Collins ruba palla ad Aleksander Belov, a 3” dalla fine subisce fallo. In lunetta è freddo e gli USA sorpassano: 50-49.

A quel punto succede qualcosa che resterà per sempre nella storia dello sport. Il coach sovietico Kondrashin chiama un time-out tra un tiro libero e l'altro, cosa che secondo le regole Fiba non si può fare. Il tempo scorre e quando il cronomentro segna 19'59” il pubblico invade il campo per festeggiare la vittoria americana. Ma il segretario Fiba William Jones, che da sempre ce l'ha con gli Stati Uniti perché alle manifestazioni Fiba portano squadre di secondo piano, sospende tutto e, dopo che il campo è stato sgomberato, ordina di ripartire con 19'57” sul cronometro, accogliendo la richiesta del time-out sovietico. Si riparte con rimessa dalla linea di fondo, Edesko effettua un lancio lunghissimo, calpestando la linea di fondo. Si continua. Aleksander Belov riceve il pallone appoggiandosi su due americani, percorre tre passi e segna il 51-50 proprio sulla sirena. Dopo 18 ore di consultazioni, il ricorso americano viene respinto, con il Cio che se ne lava le mani dichiarando la propria incompetenza dato che si trattava di una questione tecnica. Per la prima volta gli USA non vincono i Giochi olimpici e non si presentano sul podio per protesta.

«Il giorno dopo pensavo che fosse accaduta la cosa peggiore del mondo. Poi ho visto altre Olimpiadi decise dai giudici e ho accettato l'idea. Ma ancora oggi sono sicuro di aver vinto quella partita». Così parlò Mike Bantom nel 1986, appena arrivato a Roma, quando gli fu chiesto dei 3 secondi che cambiarono la storia del basket. Lui c'era.

lunedì 30 luglio 2012

Il Bancoroma alle Olimpiadi – 1) Enrico Gilardi, Mosca '80 e Los Angeles '84


Aveva esordito in Nazionale l'anno prima, agli Europei di Torino, a causa dell'infortunio di Della Fiori. Con l'arrivo di Sandro Gamba alla guida dell'Italia, però, non era affatto sicuro di venire convocato anche per i Giochi di Mosca '80. «Per un romano era sempre più difficile», ci ha raccontato in “Banco! L'urlo del Palaeur”, Enrico Gilardi. Invece nella Nazionale di Mosca finì anche lui, assieme a Sacchetti, Brunamonti, Silvester, Della Fiori, Solfrini, Bonamico, Meneghin, Villalta, Vecchiato, Marzorati e Generali. A causa del boicottaggio voluto da Carter, non ci sono gli Stati Uniti, che erano pronti a presentarsi con Rolando Blackman, Isiah Thomas e Sam Bowie.

Gilardi contro Cuba
Occasione da non perdere, dunque. L'Italia parte bene e batte 92-77 la Svezia, per poi però perdere 77-84 contro l'Australia. Si gioca tutto contro Cuba, che ha batttuto l'Australia. Bisogna vincere con più di 6 punti di scarto. Però se si vince di 7 si passa assieme a Cuba, portandosi dietro nel girone finale la vittoria. Se invece si vince con più di 7 punti di scarto si passa assieme all'Australia, portandosi dietro la sconfitta. Che cosa accade? Che a pochi secondi dalla fine, l'Italia è avanti 76-72, quindi eliminata. Ma c'è il tempo per Enrico Gilardi di andare a segno, subendo anche il fallo da un cubano. Dalla lunetta Enrico è freddo e l'Italia passa il turno come prima del girone.

L'Italia poi cede nettamente con la Jugoslavia 82-101 e si ritrova spalle al muro. Ottiene però una storica vittoria proprio contro i padroni di casa dell'Unione Sovietica, infliggendole la seconda sconfitta interna della sua storia (87-85). La prima risaliva agli anni Cinquanta, contro l'Ungheria. L'URSS finisce col perdere anche dalla Jugoslavia, l'Italia cede al Brasile 77-90 ma poi batte la Spagna 95-89. Questa vittoria dà agli azzurri la finale contro la Jugoslavia di Kicanovic, Dalipagic e Delibasic, che vince 86-77. Ma si torna a casa da eroi, per la prima medaglia olimpica della storia della pallacanestro italiana. Che non sarebbe mai arrivata se a 4 secondi dal termine della partita contro Cuba, Enrico Gilardi non si fosse inventato un gioco da tre punti.

Gilardi fu convocato anche per i Giochi di Los Angeles '84, stavolta con gli USA ma senza URSS. Con lui ci sono Caglieris, Premier, Bonamico, Magnifico, Brunamonti, Villalta, Meneghin, Riva, Vecchiato, Marzorati e Sacchetti. Si parte con 4 vittorie contro Egitto (14 punti di Enrico), Germania, Brasile e Australia. Poi c'è la Jugoslavia, anch'essa a punteggio pieno. C'è in palio il primo posto del girone e soprattutto la possibilità di evitare la parte di tabellone dove ci sono gli USA. Nelle ultime 4 occasioni, l'Italia ha vinto 3 volte, compresa la semifinale degli Europei del 1983. Stavolta però l'Italia cede alle provocazioni dei fratelli Petrovic e perde 65-69. Demoralizzata, perderò ai quarti col Canada e chiuderà quinta dopo aver battuto Germania Ovest e Uruguay.