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lunedì 30 luglio 2012

Il Bancoroma alle Olimpiadi – 1) Enrico Gilardi, Mosca '80 e Los Angeles '84


Aveva esordito in Nazionale l'anno prima, agli Europei di Torino, a causa dell'infortunio di Della Fiori. Con l'arrivo di Sandro Gamba alla guida dell'Italia, però, non era affatto sicuro di venire convocato anche per i Giochi di Mosca '80. «Per un romano era sempre più difficile», ci ha raccontato in “Banco! L'urlo del Palaeur”, Enrico Gilardi. Invece nella Nazionale di Mosca finì anche lui, assieme a Sacchetti, Brunamonti, Silvester, Della Fiori, Solfrini, Bonamico, Meneghin, Villalta, Vecchiato, Marzorati e Generali. A causa del boicottaggio voluto da Carter, non ci sono gli Stati Uniti, che erano pronti a presentarsi con Rolando Blackman, Isiah Thomas e Sam Bowie.

Gilardi contro Cuba
Occasione da non perdere, dunque. L'Italia parte bene e batte 92-77 la Svezia, per poi però perdere 77-84 contro l'Australia. Si gioca tutto contro Cuba, che ha batttuto l'Australia. Bisogna vincere con più di 6 punti di scarto. Però se si vince di 7 si passa assieme a Cuba, portandosi dietro nel girone finale la vittoria. Se invece si vince con più di 7 punti di scarto si passa assieme all'Australia, portandosi dietro la sconfitta. Che cosa accade? Che a pochi secondi dalla fine, l'Italia è avanti 76-72, quindi eliminata. Ma c'è il tempo per Enrico Gilardi di andare a segno, subendo anche il fallo da un cubano. Dalla lunetta Enrico è freddo e l'Italia passa il turno come prima del girone.

L'Italia poi cede nettamente con la Jugoslavia 82-101 e si ritrova spalle al muro. Ottiene però una storica vittoria proprio contro i padroni di casa dell'Unione Sovietica, infliggendole la seconda sconfitta interna della sua storia (87-85). La prima risaliva agli anni Cinquanta, contro l'Ungheria. L'URSS finisce col perdere anche dalla Jugoslavia, l'Italia cede al Brasile 77-90 ma poi batte la Spagna 95-89. Questa vittoria dà agli azzurri la finale contro la Jugoslavia di Kicanovic, Dalipagic e Delibasic, che vince 86-77. Ma si torna a casa da eroi, per la prima medaglia olimpica della storia della pallacanestro italiana. Che non sarebbe mai arrivata se a 4 secondi dal termine della partita contro Cuba, Enrico Gilardi non si fosse inventato un gioco da tre punti.

Gilardi fu convocato anche per i Giochi di Los Angeles '84, stavolta con gli USA ma senza URSS. Con lui ci sono Caglieris, Premier, Bonamico, Magnifico, Brunamonti, Villalta, Meneghin, Riva, Vecchiato, Marzorati e Sacchetti. Si parte con 4 vittorie contro Egitto (14 punti di Enrico), Germania, Brasile e Australia. Poi c'è la Jugoslavia, anch'essa a punteggio pieno. C'è in palio il primo posto del girone e soprattutto la possibilità di evitare la parte di tabellone dove ci sono gli USA. Nelle ultime 4 occasioni, l'Italia ha vinto 3 volte, compresa la semifinale degli Europei del 1983. Stavolta però l'Italia cede alle provocazioni dei fratelli Petrovic e perde 65-69. Demoralizzata, perderò ai quarti col Canada e chiuderà quinta dopo aver battuto Germania Ovest e Uruguay.

giovedì 26 luglio 2012

Le sventure arbitrali del Bancoroma


Destano scalpore, oggi, le intercettazioni pubblicate dal Corriere della Sera e dalla Gazzetta dello Sport. In particolare quelle in cui l'allora procuratore generale del Montepaschi Siena Ferdinando Minucci parla con i capi degli arbitri durante la finale scudetto del 2008 contro la Virtus. 

Vengono subito in mente altri episodi, dimenticati nel tempo. Ebbene sì, anche al Bancoroma toccarono le sue sventure arbitrali. Ne vengono in mente tre, in particolare. Stagione 1983-84, subito dopo la Coppa Campioni vinta a Ginevra, il Banco va a Torino, viene vessato dagli arbitri durante tutta la partita (giudizio unanime di qualunque inviato a seguito di quella gara) e perde sia la partita sia la possibilità di disputare i playoff. Più clamorosi gli altri due episodi. Stagione 1985-86, quarti di finale playoff, gara1 a Cantù contro l'Arexons. Primo supplementare, Banco avanti di 4 a 24” dal termine, Sbarra viene spinto da Fumagalli, nessuno fischia e il play canturino segna. Sul sudore non asciugato di Sbarra scivola Gilardi, palla persa e Gay pareggia per Cantù. Al secondo supplementare Cantù vince grazie a un gancio di Cappelletti viziato da una netta infrazione di passi. Cantù vincerà la serie in tre partite. Se fosse arrivato in semifinale, il Banco avrebbe trovato la Mobilgirgi Caserta, già battuta nella doppia finale di Korac.

Infine, stagione 1986-87. Ottavi di finale, gara3 a Pesaro contro la Scavolini. A 39” dalla sirena il Banco è avanti di 3 e gli arbitri s'inventano un fallo intenzionale di Sbarra. Gioco da tre punti e poi altri due punti per la Scavolini, che si ritrova avanti di due. L'ultimo possesso è per il Banco, Gilardi segna, gli arbitri dicono che il canestro è avvenuto dopo la sirena. Le immagini televisive dimostrano che il canestro era buono, ma non c'è niente da fare e ancora una volta il Bancoroma viene eliminato per colpa di un errore arbitrale.

A proposito, chi era l'arbitro quel giorno a Pesaro? Giovanni Montella. Sì, quello delle intercettazioni pubblicate oggi...

martedì 24 luglio 2012

Il calendario dice che è il 24 luglio 1982


E' il 24 luglio 1982 e si torna a parlare di basket. Il mercato è chiuso da tempo, ma questo è il giorno dei calendari. Il sorteggio non è proprio "amico" del Banco, che dovrà esordire a Rieti contro la Binova. E' il derby laziale che da quando il Banco è in Serie A ha visto quasi sempre vincente la Sebastiani Rieti, che ha perso Brunamonti e punta tutto su Tony Zeno. Nella seconda giornata esordio casalingo al Palazzetto contro la Ford Cantù, campione d'Europa in carica. Poi, tanto per gradire, visita alla Sinudyne Bologna dove gioca proprio Brunamonti, cercato invano dal Banco in estate. Insomma, tutto lascia pensare a 3 sconfitte nelle prime 3 giornate. Non andrà proprio così. E anche l'ordine delle partite non sarà quello. Perché? Per scoprirlo, basta leggere "BANCO! L'urlo del Palaeur". 

Dove trovarlo? Qui:
online sul sito ilmiolibro
scrivendo all'indirizzo e-mail bancoroma83@gmail.com per informazioni e richieste
- presso la libreria Pagine di Sport di via dei Tadolini 7/9, a circa 150 mt. da piazza Mancini/ ponte Duca D'Aosta
- presso l'edicola di piazza Monte Baldo 9, a 200 metri da piazza Sempione
 facendo visita alla redazione de Il Romanista, via Bargoni 8 Roma, dalle ore 15 alle 21 tutti i giorni, sabato e domenica compresi (a proposito: se andate in edicola non dimenticate di chiedere Il Romanista!). 

lunedì 23 luglio 2012

Buon compleanno coach! Buon compleanno capitano!


Ieri, 22 luglio, era il compleanno di Valerio Bianchini. Sono 69 gli anni per il coach del Banco campione d'Italia, d'Europa e del Mondo, perché sotto la sua guida arrivò anche la Coppa Intercontinentale. Domani, 24 luglio, invece sarà il compleanno di Roberto Castellano, il capitano del Banco campione d'Italia. Per lui gli anni sono 54. L'intervista con lui risale a più di un anno fa ed è una delle chiacchierate che hanno contribuito alla creazione di "Banco! L'urlo del Palaeur". Non finì bene la storia di Castellano col Banco di Roma, società in cui era praticamente nato e cresciuto, perché dopo lo scudetto fu mandato via proprio per decisione di Bianchini, che tuttavia lo richiamò anni dopo al Messaggero. Eppure, quando parla di quel periodo, gli s'illuminano gli occhi, come gli è successo quando ha visto "Banco! L'urlo del Palaeur".

Tanti auguri al coach campione d'Italia e al capitano campione d'Italia!


Io e il capitano 

sabato 21 luglio 2012

Chi l'ha visto? il lettore


Lettore, fatti vivo!
Questo non è un appello, ma potrebbe diventarlo. Ieri e oggi alcune persone hanno acquistato "BANCO! L'urlo del Palaeur" direttamente presso la redazione de Il Romanista, in Via Bargoni 8. In entrambe le occasioni l'autore, che poi sarei io, non era ancora arrivato. E allora, s'impone almeno un contatto, anche solo per scambiare due chiacchiere sulla Virtus e su quel periodo... Il contatto è sempre quello: bancoroma83@gmail.com.


A questo punto, oltre a ringraziare i tantissimi amici che finora hanno voluto rivivere gli anni d'oro del basket romano, tanto vale ricapitolare i modi per averlo:


online sul sito ilmiolibro
scrivendo all'indirizzo e-mail bancoroma83@gmail.com per informazioni e richieste
- presso la libreria Pagine di Sport di via dei Tadolini 7/9, a circa 150 mt. da piazza Mancini/ ponte Duca D'Aosta
- presso l'edicola di piazza Monte Baldo 9, a 200 metri da piazza Sempione
 facendo visita alla redazione de Il Romanista, via Bargoni 8 Roma, dalle ore 15 alle 21 tutti i giorni, sabato e domenica compresi (a proposito: se andate in edicola non dimenticate di chiedere Il Romanista!). 




venerdì 20 luglio 2012

Apollodoro vs Palaeur: 3.499-3.501


Dunque la Virtus anche l'anno prossimo giocherà al Palazzetto di Piazza Apollodoro. Non cercatelo in Viale Tiziano, lì non c'è alcun Palazzetto. Brutta notizia per l'urlo del Palaeur, perché l'obiettivo dovrebbe essere sempre quello di avere 3501 persone all'Eur e non 3499 al Palazzetto. Dove l'ambiente è più caldo, vero, ma dove sono state disputate le due stagioni peggiori della storia della Virtus dal punto di vista dei risultati casalinghi (2004-2005 e 2011-2012). Per vincere le partite è più importante avere squadre forti. Peccato, perché finalmente in società s'era anche capito un incontrovertibile dato storico: nel semplice passaggio dall'Eur a Piazza Apollodoro si perde almeno il 30% di spettatori.

Anche il Banco ebbe i suoi bei problemi e non solo nella stagione 1982-83, quando dovette aspettare i playoff per riaprire il Palaeur, rischiando anche di non poterci giocare la finale scudetto perché c'era una mostra di pentole. E se oggi s'invoca il problema che la struttura è a gestione privata, si sappia che allora era a gestione pubblica e i problemi tornarono nel 1984. Uno sciopero dei dipendenti dell'Ente Eur costrinse il Banco a tornare al Palazzetto per varie partite di campionato. Per l'arrivo del Cska Mosca il problema fu risolto ed Enrico Gilardi commentò così: «Ci dispiace lasciare il calore del Palazzetto. Ma solo al Palaeur senti che stai facendo qualcosa di importante».

Dicono che oggi si chiami Palalottomatica. Dicono.

giovedì 19 luglio 2012

L'opera Omnia di Dante Calzoni


Dante Calzoni
E' di pochi giorni fa la notizia che Dante Calzoni sarà l'allenatore dell'Omnia Roma Under 17, dopo aver lasciato Fiano Romano. Dante Calzoni è un bel pezzo di storia del Bancoroma, degli anni raccontati in "Banco! L'urlo del Palaeur". Anni in cui ha fatto un po' di tutto: allenatore delle giovanili, assistente di Bianchini e Di Fonzo, ma soprattutto un lavoro che oggi esiste ancora, ma che è molto più facile. Oggi, infatti, per studiare le squadre avversarie si accende la tv e si guarda il Dvd. Ieri, anzi ormai l'altro ieri, visto che parliamo di trent'anni fa, Dante Calzoni partiva, per l'Italia o per l'Europa, tornava e scriveva la sua relazione sulle squadre avversarie. Gli allenatori ci lavoravano sopra, a volte con l'aiuto di qualche immagine, a volte no.

A Dante Calzoni va l'in bocca al lupo per il suo nuovo incarico. Se la passione è quella con cui è venuto direttamente nella redazione de Il Romanista per avere il libro e quella con cui è rimasto per una splendida mezz'ora a parlare dei migliori anni della nostra Virtus, le cose non potranno che andare bene

mercoledì 18 luglio 2012

Bianchini e Wright cosa si sono detti in ascensore?



Phil Goss
Phil Goss, probabile nuovo acquisto della Virtus, è nato il 7 aprile 1983. Una giornata decisiva per la storia della società. E' giovedì, vigilia di gara2 della semifinale scudetto tra Bancoroma e Ford Cantù. Due giorni prima, alla riapertura del Palaeur, il Banco ha perso gara1 in casa. L'aria che tira è quella che si stia andando verso l'ultima partita stagionale. La Ford ha appena vinto la Coppa Campioni e in casa non perde praticamente mai, anche se in stagione regolare ha perso proprio dal Banco. Che si chiude nel suo fortino di Settebagni e continua a lavorare, senza pensare a ciò che si legge e si sente in giro. Tutti i protagonisti ricordano quel momento come un capolavoro psicologico di Valerio Bianchini: dopo il ko ha concesso un giorno di riposo e riesce a convincere i giocatori che non è successo nulla. Anzi, che la sconfitta in gara1 era programmata: "Lo shock da Palaeur era calcolato. Ora cerco il contro-shock". 

In mattinata allenamento a Settebagni, poi dopo pranzo partenza per Milano. Lì la squadra dorme e svolge la seduta di tiro la mattina successiva, ma questa non è strategia. Semplicemente, non s'è trovato un albergo libero in tutta la Brianza. Da Roma, che di giornali ne ha parecchi, non parte alcun inviato al seguito. Insomma, si sta avvicinando l'ultima partita della stagione 1982-83... Qualcun altro però, oltre a Bianchini, non la pensa così. E' Larry Wright e il coach se ne accorge incontrandolo in ascensore. Cosa si saranno detti? Per saperlo, leggi Banco! L'urlo del Palaeur

Dove trovarlo



online sul sito ilmiolibro
scrivendo all'indirizzo e-mail bancoroma83@gmail.com per informazioni e richieste
- presso la libreria Pagine di Sport di via dei Tadolini 7/9, a circa 150 mt. da piazza Mancini/ ponte Duca D'Aosta
- presso l'edicola di piazza Monte Baldo 9, a 200 metri da piazza Sempione
 facendo visita alla redazione de Il Romanista, via Bargoni 8 Roma, dalle ore 15 alle 21 tutti i giorni, sabato e domenica compresi (a proposito: se andate in edicola non dimenticate di chiedere Il Romanista!). 

lunedì 16 luglio 2012

E' il 16 luglio 1982 e il mercato si chiude


E' il 16 luglio 1982. Il mercato del basket si chiude ufficialmente. Funzionava così, non potevi certo partire a settembre senza giocatori e durante la stagione avevi a disposizione due tagli per gli stranieri. 

Per il Bancoroma è un giorno frenetico. Il general manager Mecozzi non si stacca dal telefono e riesce a chiudere le ultime operazioni: da Udine arriva Egidio Delle Vedove, valutazione 200 milioni di lire, è in comproprietà. Bini viene ceduto alla Scavolini per 500 milioni. Sono i soldi che in pratica il Banco ha già speso per prendere Solfrini. Tra Rossetti e Sbarra, Bianchini sceglie di tenere il secondo e la società libera il primo. Saranno aggregati alla prima squadra anche Sandro Papitto e Giulio Ranalli

Il roster della stagione 1982/83 è quindi completato. Prossimo appuntamento, il 23 luglio, con l'uscita dei calendari.

Il resto della storia è in "BANCO! L'urlo del Palaeur".  Dove puoi trovarlo: 


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scrivendo all'indirizzo e-mail bancoroma83@gmail.com per informazioni e richieste
- presso la libreria Pagine di Sport di via dei Tadolini 7/9, a circa 150 mt. da piazza Mancini/ ponte Duca D'Aosta
- presso l'edicola di piazza Monte Baldo 9, a 200 metri da piazza Sempione
 facendo visita alla redazione de Il Romanista, via Bargoni 8 Roma, dalle ore 15 alle 21 tutti i giorni, sabato e domenica compresi (a proposito: se andate in edicola non dimenticate di chiedere Il Romanista!). 

sabato 14 luglio 2012

Banco! L'urlo del Palaeur alla libreria Pagine di Sport



Da oggi Banco! L'urlo del Palaeur negli scaffali della libreria Pagine di Sport di via dei Tadolini 7/9, a 150 mt. da piazza Mancini/ ponte Duca D'Aosta. 



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La libreria si aggiunge agli altri modi per comprarlo

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facendo visita alla redazione de Il Romanista, via Bargoni 8 Roma, dalle ore 15 alle 21 tutti i giorni, sabato e domenica compresi (a proposito: se andate in edicola non dimenticate di chiedere Il Romanista!)
- presso l'edicola di piazza Monte Baldo 9, a 200 metri da piazza Sempione



venerdì 13 luglio 2012

Venerdì 13, un urlo in edicola: Banco!

Data scaramantica per lo sbarco di Banco! L'urlo del Palaeur in edicola. 


Da oggi, i lettori di Montesacro e dintorni potranno acquistarne una o più copie rivolgendosi all'edicola di piazza Monte Baldo 9, a 200 metri da piazza Sempione




Il giornalaio si aggiunge agli altri modi per comprarlo

online sul sito ilmiolibro
- scrivendo all'indirizzo e-mail bancoroma83@gmail.com per informazioni e richieste
- facendo visita alla redazione de Il Romanista, via Bargoni 8 Roma, dalle ore 15 alle 21 tutti i giorni, sabato e domenica compresi (a proposito: se andate in edicola non dimenticate di chiedere Il Romanista!). 


mercoledì 11 luglio 2012

11 luglio 1982


Oggi è l'11 luglio e trent'anni fa l'Italia di calcio diventava campione del mondo. Dici: perché ne parli qui? Intanto perché quella è una data scolpita nella memoria di chi c'era e di chi non c'era, poi perché nel nostro piccolo anche qui si celebra il trentennale di una vittoria (un po' di pazienza, bisogna aspettare aprile), che peraltro non ha neanche un possibile paragone. Insomma, puoi pure metterti a paragonare Zoff e Cannavaro, Pertini e Napolitano, gli autobus verdi e la metro B1, ma Wright, Bianchini e Gilardi a chi li paragoni?

Eppure, nonostante non ci siano motivi per attenuare l'effetto nostalgia, più s'andava avanti col tempo e più ci si sentiva rispondere: «Eh sì, ancora col Bancoroma...», come se non se ne potesse parlare. Anzi, a un certo punto c'è stata pure l'impressione che quel periodo non fosse mai esistito. Invece è esistito, è irripetibile per alcuni aspetti, perché una squadra di quasi tutti romani e due americani non ci sarà mai più, ma non certo perché un giorno non si possano ottenere quei risultati. E il fatto che questi ultimi non siano più arrivati non può certo essere motivo per dimenticare il periodo in cui ci sono stati.

Tra i tanti motivi per farci un libro, c'era anche questo: ricordarsi che Roma, la sua squadra di basket e la sua gente, trent'anni fa hanno fatto qualcosa di grande.

   

martedì 10 luglio 2012

L'urlo del Palaeur si sente fino a Latina


Ormai è diventato un tour, quello di "Banco! L'urlo del Palaeur", che dopo essere tornato da Milano, dove è stato ospite di SkySport24, domani sarà a Latina. Alle 20.30, infatti, al PalaBianchini si disputerà la partita della Nazionale femminile contro la Grecia, che potrebbe dare alle azzurre la certezza della qualificazione ai prossimi Europei.

Ci sarà anche "Banco! L'urlo del Palaeur", con una sorpresa...perché Bianchini ovviamente non è solo il nome del Palasport di Latina. Quindi chi si trova da quelle parti ed è interessato all libro, faccia un salto al PalaBianchini. Non sarà difficile riconoscerlo.

Non fa mai male ricordare le altre modalità per acquistare il libro. Online qui, oppure scrivendo a bancoroma83@gmail.com

lunedì 9 luglio 2012

Cronache dal presente, consigli dal passato


Almeno per un anno, quel che resta della Virtus continuerà ad esistere. Certo, visto che il giorno dopo l'iscrizione già s'è trovato il nuovo general manager, chissà effettivamente quanto è stato reale il rischio di sparire... Ora, comunque, c'è un anno di tempo in più per assicurare un futuro alla società.

Non è la prima volta che si presenta questo problema, che è sempre stato risolto allo stesso modo: chi possiede la Virtus, si preoccupa di trovare il proprio successore

Anche il Bancoroma, infatti, si trovò in questa situazione. La banca decise di dismettere la società di basket nel 1988. Ma prima iniziò a cercare acquirenti, solo molto tempo dopo annunciò l'uscita di scena alla stampa. Il cambio di sponsor, da Bancoroma a Phonola, fu solo il primo segnale di un'operazione cominciata diversi mesi prima. E che arrivò a una soluzione, assicurando un futuro al club. Il presidente Eliseo Timò racconta quel momento, e i suoi sforzi per fare in modo che tutte le persone che lavoravano per la Virtus non rimanessero disoccupate, in “Banco! L'urlo del Palaeur”.

Che, visto che molti lo chiedono, ripetiamo: si può acquistare online qui, o scrivendo a bancoroma83@gmail.com per informazioni.

venerdì 6 luglio 2012

Si chiama Larry Wright, ha 27 anni

"Si chiama Larry Wright, ha 27 anni, sposato con tre figli, l'ultimo nato tre settimane fa". 


Con queste parole cominciava il pezzo del Corriere dello Sport dedicato all'ultimo acquisto della Virtus Banco di Roma, il 6 luglio 1982Esattamente trent'anni fa


Bianchini aveva incontrato Wright due settimane prima a Monroe, in Louisiana, ma l'annuncio ufficiale arrivo' solo oggi. Bianchini spiega così la scelta: "Mi serve un playmaker con un buon tiro. Lui fa al caso nostro. Dopo la partenza di Hicks, abbiamo bisogno di uno che ci prenda da fuori". Altre notizie: e' fatta per Solfrini, che arrivera' da Brescia. Partira' Bini e uno tra Rossetti e Sbarra. Dalla Stella Azzurra arriva Ranalli. Ma la curiosità generale e' per questo Wright. 


Chi sarà mai? Perché ha smesso così presto con la Nba? I dubbi svaniranno presto... 

mercoledì 4 luglio 2012

Emilia (Banco)Romana


Martedì sera Banco! L'urlo del Palaeur ha rispettato l'appuntamento e stava al campo del Cisco Collatino per l'evento di beneficenza “Emilia Romana”, dove è stata raccolta tanta acqua da destinare ai terremotati dell'Emilia. E altri esemplari se ne sono andati, compreso uno che è stato estratto a sorte tra i presenti e vinto da Mary, bravissima calciatrice della Res Roma femminile.

Bella serata, bravi tutti, in particolare chi ha dato a Banco! L'urlo delPalaeur la possibilità di esserci e chi è venuto per prenderlo. Qualcuno lo trovate qui sotto. Non mancheranno altre possibilità. In ogni caso, Banco! L'urlo del Palaeur è disponibile anche presso la redazione de “Il Romanista”, in Via Bargoni 8 (Trastevere). Se intendete passare lì, mandate una mail a bancoroma83@gmail.com

Intanto si avvicina il 6 luglio. Trent'anni fa, il 6 luglio 1982, fu un giorno importante per il Bancoroma... (continua)



lunedì 2 luglio 2012

Emilia Romana il 3 luglio al Cisco Collatino


Martedì 3 luglio 2012 dalle ore 20 in poi BANCO! L'urlo del Palaeur sarà presente con uno stand a  Emilia Romana, campo sportivo Cisco Collatino (Via dei Gordiani, 191), dove si svolgerà il triangolare di calcio a 8 in favore delle popolazioni colpite dal recente sisma in Emilia Romagna

L'entrata è libera, ma tutti siamo invitati a portare confezioni d'acqua in donazione. 


BANCO! L'urlo del Palaeur vi aspetta al campo per parlare di Virtus, passata, presente e futura.  

La locandina di Emilia Romana 

Ciao, sono l'urlo del Palaeur e anch'io ascolto GBR Radio


Per me è sempre stato solo una voce. E infatti appena ho sentito la sua voce, non l'ho riconosciuto. D'accordo, sono passati 30 anni, ma proprio per questo, proprio perché lui fu il primo, bisognava pur riconoscerlo... «Pronto, sono Fabrizio Mares, sarei interessato al libro, sa, io ero...» Stop. Lo so benissimo chi eri e avrei dovuto riconoscerti. Anzi, come tutte le voci amiche, mi viene pure naturale darti del tu.


Fabrizio Mares è stata la voce radiofonica dei migliori anni della nostra Virtus, quelli raccontati in “BANCO! L'urlo del Palaeur”. Prima su GBR Radio, poi su Radio Incontro. Lo scoprimmo un po' tutti nella stagione 1983-84, alla prima trasferta del girone finale di Coppa dei Campioni a Limoges, quando saltò la differita della partita sulla Rai. Prima e dopo, ha raccontato tutte le partite del Banco che vinceva, in ogni modo. Anche a costo di fare un minuto per uno, correndo a turno alla cabina telefonica del Palasport, con il radiocronista di Milano in occasione della finale col Billy.

Siccome niente accade per caso, l'ho incontrato proprio in una banca. Oggi lavora nel mondo della pallavolo, ma non ha mai dimenticato il basket e il Bancoroma. Il modo in cui gli si sono illuminati gli occhi quando ha visto la copertina, in cui hanno continuato a brillare mentre mi raccontava quel periodo e la possibilità di risentire la sua voce già da soli sono motivi più che sufficienti perché questo libro andasse scritto.

Troverò il modo di far risentire la sua voce a tutti. Ne vale la pena.

domenica 1 luglio 2012

L'urlo del Palaeur sul palco


Alla fine Miss Oro e Porpora è stata anche un po' Blu e Arancione. A Parco Rosati, non molto distante dal Palaeur, “Banco! - L'urlo del Palaeur” è salito sul palco, ha premiato la seconda classificata, è stato applaudito ed è stato pure venduto. E' stata la prima occasione, ma non certo l'ultima, per farsi vedere un po' in giro. Ne sta arrivando un'altra, molto presto.

Sul palco gli hanno pure chiesto come mai la Virtus è arrivata fino al punto di rischiare di sparire. La risposta, come molti sanno, sarebbe stata lunga più o meno tra le 10 e le 12 ore... Per fortuna il presentatore ha aggiunto “in breve”. In breve, perché c'è la crisi (risposta che va bene un po' per tutte le stagioni) e perché nessuno, dopo il Banco, ha saputo non tanto vincere, ma creare il senso d'appartenenza che c'era allora. Anche questo, oltre alle vittorie, è raccontato nel libro ed è uno dei tanti motivi per cui valeva la pena scriverlo.

Dimenticavo: ha vinto la concorrente numero 12, Tecla De Santis, votata all'unanimità dalla giuria, di cui anche “Banco! L'urlo del Palaeur” faceva parte.