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venerdì 28 dicembre 2012

Valerio Bianchini e Dan Peterson

Valerio Bianchini e Dan Peterson. Oggi dalle 13 alle 16.30, al campo della Stella Azzurra, saranno protagonisti di un clinic in cui spiegheranno le tattiche di ieri, attualizzate. Ed è di quello ieri che ci piace parlare, quello delle sfide, non solo tattiche, tra i due. Qualche esempio, tra il 1982 e il 1984...

"Lo ammetto, ho provato invidia per Peterson" (Valerio Bianchini)

"RadioRai si lamenta del fatto che non è riuscita a intervistare Peterson la mattina alle 8? Normale, è abituato a passare tutte le notti al night" (Valerio Bianchini)

"Non parlo. Fate le domande a Bianchini" (Dan Peterson)

"Peterson non parla? Lo fa spesso, quando perde" (Valerio Bianchini)

"Se abbiamo vinto lo scudetto lo dobbiamo al petersonismo. Lui ci ha insegnato come affrontare i playoff" (Valerio Bianchini)

"Siamo stati danneggiati dagli arbitri per 40 minuti in gara uno e per 20 minuti in gara tre" (Dan Peterson)

"Peterson soffre di ampliopia. Vede le cose solo da un verso, e ampliate. Il suo fallo tecnico è diverso dal mio. Lui l'ha fatto apposta, io non l'ho neanche fatto, ce l'avevo con un mio giocatore" (Valerio Bianchini)

"Per vincere lo scudetto serve equilibrio tra tranquillità e tensione. Noi siamo abituati, il Banco no" (Dan Peterson)

"Il Billy ha già perso il suo scudetto. Quello dello spettacolo. Doveva conquistare spettatori, invece è quanto di più tradizionale esista" (Valerio Bianchini)

"La mossa di Gallinari su Wright è andata bene perché era molto semplice" (Dan Peterson)

"L'ingresso in campo di Gallinari non è stato negativo per noi, ma per il gioco del basket" (Valerio Bianchini)

"Gallinari su Wright è come Premier o la 1-3-1. Bianchini deve avere sempre paura di trovare qualche sorpresa" (Dan Peterson)

"Il grande merito di Bianchini è stato quello di aver venduto fumo, facendo credere a tutti che lo scudetto a Roma avrebbe aperto nuovi orizzonti nel basket italiano" (Dan Peterson)

"Roma è isolata perché ha scoperto da sola scudetto e Coppa. Non abbiamo costruito fumo, come qualcuno ha superficialmente detto. Guardate cosa è successo dopo lo scudetto vinto a Milano: il pubblico lombardo ha tradito la squadra sia in campionato sia in Coppa" (Valerio Bianchini)

Queste e altre polemiche tra i due le trovate in "Banco! L'urlo del Palaeur". Il libro lo trovate qui:

- Libreria Pagine di Sport, via dei Tadolini 7/9 (adiacente Piazza Mancini)
- Caffè Letterario, via Ostiense 95
- Edicola di Piazza Monte Baldo 10 (Montesacro, sopra Piazza Sempione)
- Libreria Pergamon, via Felice Nicolai 84/86 (Balduina)
- Redazione Il Romanista, via Bargoni 8 (Trastevere)
- Us Tiber Basket, via Clelia Bertini Attilij 45 (Montesacro)
- Online su ilmiolibro.it
- scrivendo a bancoroma83@gmail.com

sabato 22 dicembre 2012

Banco! alla Tiber

Una possibilità in più per trovare "Banco! L'urlo del Palaeur" (naturalmente anche per chi vuole regalarlo a Natale). Da oggi il libro si trova anche presso la sede della Us Tiber Basket, in Via Bertini Attilij 46 (telefono 0686800138), che va ad aggiungersi agli altri punti. Sempre blu e arancione è!

Per chi, invece, volesse una copia con dedica, domani "Banco! L'urlo del Palaeur" sarà anche al Palazzetto in occasione di Acea Roma-Banco di Sardegna Sassari, dove  in questo caso non bisogna tifare per il Banco... Non farete fatica a individuarlo. Per sicurezza, comunque, potete scrivere a bancoroma83@gmail.com.

L'elenco aggiornato dei punti vendita:


Libreria Pagine di Sport, via dei Tadolini 7/9 (adiacente Piazza Mancini)
Caffè Letterario, via Ostiense 95 
Edicola di Piazza Monte Baldo 10 (Montesacro, sopra Piazza Sempione)
Libreria Pergamon, via Felice Nicolai 84/86 (Balduina)
Redazione Il Romanista, via Bargoni 8 (Trastevere)
- Us Tiber Basket, via Clelia Bertini Attilij 45 (Montesacro)
Online su ilmiolibro.it

mercoledì 19 dicembre 2012

19 dicembre 1982, rissa in campo


19 dicembre 1982. Dopo la magia di Wright contro Cantù il Banco, più che mai capolista, ospita la Sinudyne Bologna. Sarebbe dovuta essere la partita del ritorno al Palaeur, invece siamo ancora in Piazza Apollodoro, con 3200 spettatori che tornano a casa delusi. Il Banco infatti perde dimostrando una certa stanchezza. Ma sotto accusa finisce la coppia arbitrale Gorlato-Bollettini, designazione sicuramente infelice. Gorlato, in particolare, da solo fischia 58 falli, di cui 37 nella ripresa, interpretando a modo suo il regolamento. Rissa in campo, espulsione di Bianchini, lancio di oggetti in campo, esplode anche un petardo a fine gara. E così il Billy raggiunge il Banco in vetta alla classifica.

Bianchini esplode: «Polesello e Villalta hanno giocato con 4 falli, ma a Polesello è stato affibbiato il quinto per una palla contesa. Villalta è uscito a giochi già fatti. Fino ad allora giocavamo alla pari, pur con tutte le difficoltà del caso nell'attaccare la zona. A quel punto, senza Fulvio, non ce l'abbiamo fatta. La gara l'ha però decisa Gorlato nei primi 20'. Non possiamo perdere Polesello e non ce l'hanno fatto giocare». Squalificato Bianchini e squalificato il campo.

Ma il coach a quel punto fa un bel numero. Scrive ad Amnesty International e si spiega così sul Corriere della Sera: «E' ingiusto che dei professionisti debbano essere giudicati da dei dilettantiIn Federazione non è piaciuta la mia idea di rivolgermi ad Amnesty international perché indaghi sul diritto a togliere un professionista dal suo posto di lavoro. Strano. A me, invece, sembra proprio di essere come un desaparecido, sparito come sono dal campo per tre partite, avendo contestato le decisioni di un arbitro che , non per colpa sua, non era in grado di svolgere serenamente il suo compito. Ma forse l'ironia non è la corda più pizzicata nell'animo dei potenti. Questo è un discorso di ragione. E' un discorso che spiega il perché delle cose e che siamo troppo lontani dalla risposta emotiva di questi giorni a un basket che cresce e che fa scricchiolare paurosamente le sue anguste strutture».

Di questo episodio si parla in “BANCO! L'urlo del Palaeur”, che potete trovare domenica al Palazzetto, prima e durante Virtus-Sassari, con dedica dell'autore. Oppure, lo trovate qui:


Redazione Il Romanista, via Bargoni 8 (Trastevere, tutti i giorni, anche la domenica, dalle 16 alle 20. Se venite qui vi verrà offerto anche un caffè)
- Libreria Pagine di Sport, via dei Tadolini 7/9 (adiacente Piazza Mancini)
Caffè Letterario, via Ostiense 95 
Edicola di Piazza Monte Baldo 10 (Montesacro, sopra Piazza Sempione)
- Online su www.ilmiolibro.it
- Libreria Pergamon, via Felice Nicolai 84/86 (Balduina)

Bancoroma-Sinudyne Bologna 83-90 (44-45)
Bancoroma: Wright 30 (12/25), Prosperi, Valente, Hughes 8 (3/5), Gilardi 13 (6/15), Polesello 13 (4/9), Sbarra, Solfrini 11 (4/10), Delle Vedove (0/1), Castellano 8 (2/5). All. Bianchini
Sinudyne: Brunamonti 7 (3/6), Frederick 29 (13/21), Fantin 12 (5/6), Goti, Masetti n.e., Villalta 19 (6/14), Rolle 12 (4/4), Generali 6 (1/2), Bonamico 5 (0/1). All. Di Lorenzo.
Arbitri: Gorlato e Bellettini
Spettatori: 3200, Incasso 15 milioni.
Tiri: Bancoroma 31/70, Sinudyne 32/54. Tiri liberi: Bancoroma 21/27, Sinudyne 26/35. Rimbalzi: Bancoroma 28 (Hughes e Polesello 8), 12 offensivi; Sinudyne 26 (Villalta 7), 11 offensivi. Palle perse: Bancoroma 13 (Hughes 6), 11 recuperi; Sinudyne 16 (Rolle 5), 4 recuperi.

lunedì 17 dicembre 2012

Banco! sotto l'albero ci sta bene. Perché?

Sotto l'albero ci sta bene, perché potete metterlo in orizzontale, e occupa poco spazio, o in verticale, così si appoggia su altri pacchetti, catturando l'attenzione sia su di sé sia sugli altri. Non appesantisce la slitta di Babbo Natale, perché in fondo è fatto di carta. Costa 15 euro, con cui tanto di questi tempi non ci comprate praticamente niente. Insomma, "Banco! L'urlo del Paleur" è il regalo perfetto per questo Natale e anche per i prossimi. Limitandoci a questo, se volete essere sicuri che il mondo non finisca il 21 dicembre, potete anche aspettare il 23 e venire al Palazzetto quando ci sarà un altro Banco, quello di Sardegna, per Virtus-Sassari. Non farete fatica a individuare il "Banco!" giusto, nei pressi della tribuna stampa. Se la fine del mondo non vi spaventa, visto che tanto non servirebbe a nulla conservarsi 15 euro, i punti vendita sono sempre quelli:

Libreria Pagine di Sport, via dei Tadolini 7/9 (adiacente Piazza Mancini)
- Caffè Letterario, via Ostiense 95 
Edicola di Piazza Monte Baldo 10 (Montesacro, sopra Piazza Sempione)
- Libreria Pergamon, via Felice Nicolai 84/86 (Balduina)
- Redazione Il Romanista, via Bargoni 8 (Trastevere)
- Online su ilmiolibro.it

domenica 16 dicembre 2012

All Star Game 1982-83, il ginocchio di Hughes


Tempo di All Star Game, evento nato proprio nei nostri anni preferiti. Il primo, disputato il 12 maggio 1982 a Milano, non vide impegnati giocatori del Bancoroma. Si sfidavano una selezione dei migliori giocatori della A1 contro i migliori della A2, a prescindere dalla nazionalità. Difficile, d'altronde, pensare di poter chiamare qualcuno di una squadra che aveva rischiato di retrocedere. Ancora A1 contro A2, il 9 febbraio 1983, a Caserta. Solo stranieri, stavolta. Il Banco è reduce da due brutte sconfitte: è stato eliminato dalla Korac e ha perso a Milano contro il Billy, cedendogli il primo posto. La società riesce a non far partire Larry Wright, che ha bisogno di riposo, ma manda Kim Hughes. Il pivot americano gioca, segna 12 punti, ma torna con un'infiammazione al ginocchio. Cominciano i guai, in una stagione dove fino a quel momento i medici si erano riposati. In quel week-end gioca anche la Nazionale, il Ct Gamba richiama Solfrini, che torna... ingessato. Dieci giorni di stop. Il guaio vero, però, è Kim Hughes. Non s'allena, il 20 febbraio gioca una manciata di minuti a Livorno e fa peggio. Il giorno dopo viene visitato all'Acqua Acetosa, ma solo dopo una settimana si accerterà che si tratta di lesione al menisco. Stagione finita e caccia al sostituto. Il resto, Clarence Kea, è cosa nota. Tutto cominciò da quell'All Star Game. Anzi, da questo (guardate che nomi):

Selezione A1-Selezione A2 137-121
Selezione A1: Jeelani 35, Zeno 26, Sappleton 21, Hughes 12, Bradshaw 10, Rolle 10, Bryant 7, Restani 6, Hollis 6, Bradley 4, D'Antoni 2. All. Peterson
Selezione A2: Thomas 24, Oscar 20, Howard 19, Valentine 15, Griffin 10, Pondexter 9, Bouie 8, Bucci 6, Solomon 5, Jordan 3, Slavnic 2, Gibson. All. Tanjevic e Pentassuglia

mercoledì 12 dicembre 2012

Il 12 dicembre 1982 non è un giorno come gli altri


Non è un giorno come gli altri, il 12 dicembre del 1982. Al Pianella di Cucciago si gioca Ford Cantù-Bancoroma, in un ambiente mica male e con la Ford assetata di rivincita dopo il clamoroso ko subito a Roma all'andata. “Grazie Valerio, forza Giancarlo” si legge in uno striscione. Valerio è Bianchini, che a Cantù ha vinto tutto, Giancarlo è Primo, che l'allena oggi. Primo, in realtà, è il Banco, a leggere la classifica. Ma la Ford domina fin dall'inizio. Raggiunge per tre volte il più 17 (48-31, 50-33, 52-35). Larry Wright gioca la sua peggiore partita da quando è in Italia, dal campo ha 2/19. Però non molla mai. Nell'intervallo, già sotto di 11, urla ai compagni: “Non scoraggiamoci, continuiamo a lottare e ribalteremo il risultato!” Lui continua a sbagliare, ma piano piano il Banco rimonta, fino al 73 pari. Mancano 28 secondi alla fine. E Wright, che poco prima ha sbagliato l'ennesimo tiro, tiene palla per 27 secondi e poi si alza da circa 7-8 metri. Canestro. Per la prima e ultima volta della partita, il Banco è in vantaggio. Non c'è più tempo per Cantù, il Banco vince e lì, nella sua peggiore partita, Wright dimostra definitivamente di essere di un altro pianeta.
Valerio Bianchini a fine partita è incontenibile: “Vorrei rivedere mille volte quel tiro. Dopo molti errori, si è illuminato al momento giusto con il più bel canestro che abbia mai visto in vita mia. Ha dato una grande lezione nel giorno in cui ha giocato peggio. Cose del genere le avevo viste solo nei filmati che vedevo anni fa all'USIS di Milano. Poi avevo avuto bisogno di andare in America per vedere una cosa simile da Rick Barry dei Knicks. Ora non è necessario varcare l'oceano. Basta venire a vedere il Banco di Roma. Si è incollato il pallone per 27 secondi e poi ha scoccato un tiro dalla parabola impossibile. Ho temuto che morissimo con la palla in mano, senza tirare. Che sciocco che sono stato”.
L'euforia è tale che il coach dà un premio a tutti, perché se Wright ha segnato il canestro decisivo, la rimonta l'hanno fatta tutti gli altri. Allenamento del lunedì annullato.

Ford Cantù-Bancoroma 73-75 (42-31)
Ford: Innocentin (0/1), Bargna (0/1), Cattini 3 (1/4), Bosa 2 (1/1), Sala n.e., Brewer (0/2), Riva 27 (12/19), Marzorati 8 (2/5), Bryant 20 (9/13), Bariviera 12 (4/11). All. Primo
Bancoroma: Wright 15 (3/20), Prosperi n.e., Valente n.e., Hughes 12 (4/12), Gilardi (0/9), Polesello 16 (5/10), Sbarra n.e., Solfrini 18 (7/11), Delle Vedove, Castellano 14 (6/12). All. Bianchini
Arbitri :Vitolo e Duranti
Tiro: Ford 29/57, Bancoroma 25/74. Tiri liberi : Ford 15/24, Bancoroma 25/30. Rimbalzi : Ford 42 (Brewer 18), 11 offensivi; Bancoroma 36 (Hughes 18), 17 offensivi. Palle perse: Ford 16 (Brewer 5), 5 recuperi; Bancoroma 7 (Wright 3), 10 recuperi.

martedì 11 dicembre 2012

Banco! Il cerchio si chiude

Foto Gianluca Boserman

Quando Antonio Panunzio, il primo playmaker della storia della Virtus Roma, tira fuori la prima maglia, stagione 1972-73, il cerchio si chiude. "L'ho sempre conservata perché ce l'ho nel cuore. Nel Banco ho giocato tre anni, poi l'ho sempre seguito da lontano. Finché nella finale scudetto del 1983 non sono andato al Palaeur e per la prima volta ho fatto il tifoso. E nell'era di internet, in ogni forum in cui mi sono registrato, il mio nick è sempre stato Banco".

L'idea era quella di riunire chi ha fondato la Virtus, chi l'ha fatta vincere e chi c'è oggi. Nonostante le assenze di Valerio Bianchini e Marco Calvani, l'abbiamo fatto lo stesso. D'altronde, come si diceva ieri alla libreria "Pagine di Sport" di Via dei Tadolini, Bruno Vespa rimanda le presentazioni dei suoi libri se non c'è Berlusconi, noi no. E grazie a tante presenze a sorpresa, abbiamo respirato basket per più di un'ora, con la passione dei pionieri che accesero una fiammella nei primi anni 70, che si ritrovarono felici nel 1983 e che oggi guardano con piacere la bella Virtus di questa stagione.

E così Maurizio Polidori, il primo allenatore della storia della Virtus Banco di Roma, ci racconta le vere origini della società, al di là dei codici federali. Il vicepresidente Fip Gaetano Laguardia e il presidente del Comitato Regionale Francesco Martini ci parlano da ex avversari della Virtus in un mondo del basket romano dove però, finita la partita, ci si ritrovava sempre tutti insieme. Il Bancoroma ha vinto anche perché i giocatori romani che aveva erano la sintesi di quel mondo. Mario Arceri ci spiega com'era lavorare avendo la possibilità di stare a contatto con il Banco dei successi. Erano ragazzi che trasmettevano emozioni e proprio vivendo giorno dopo giorno con loro era più facile anche per i giornalisti trasmetterle a chi leggeva. Ciò che siamo oggi è ciò che siamo stati, non dobbiamo dimenticarlo mai. Massimiliano Mascolo, Raisport, era un giovane cronista e ribadisce il valore di ciò che siamo stati. La pulizia del gancio cielo di Polesello l'avete più vista? 

Foto Gianluca Boserman
Ogni tanto guardavo, oltre a chi parlava, anche chi ascoltava. Ho visto la stessa emozione che c'era al Caffè Letterario, di fronte ai protagonisti del Bancoroma che vinse, ma che stavolta non c'erano. Questo può significare solo una cosa: che ciò che avevano dentro quei ragazzi, era la stessa passione di chi li ha preceduti e di chi li tifava e s'è innamorato di quella squadra. Un sentimento che non aspetta altro che essere tirato fuori da chi lo sa riconoscere. Come chi c'era ieri alla presentazione e, chissà, magari anche come qualcuno che oggi veste la stessa maglia di Antonio Panunzio.


lunedì 10 dicembre 2012

Potrebbe essere la tua ultima occasione...

...se le previsioni Maya sono azzeccate, non ci saranno altre presentazioni all'infuori di quella di stasera... 

Libreria Pagine di Sport, ore 18. Banco! L'urlo del Palaeur si presenta, per brindare tutti insieme al Natale e a un anno ricco di successi per l'amata Virtus...sempre che ci sia, un nuovo anno! 



sabato 8 dicembre 2012

Un allenatore di nome Zdenek


Attenzione! Di questo e di molto altro parleremo alla presentazione di lunedì prossimo alla libreria Pagine di Sport (ore 18, via dei Tadolini 7 Roma). 

*** 

9 dicembre 1982. Dopo aver eliminato il Fleurus e l'Aris Salonicco di Nikos Galis, il Bancoroma inizia il girone dei quarti di finale di Coppa Korac. Nel girone ci sono Limoges, Stella Rossa Belgrado e il NHKG Ostrava, squadra cecoslovacca e primo avversario del Banco. L'unico giocatore ad aver giocato in Cecoslovacchia è Gilardi, agli Europei di Praga del 1981, finiti male. Della squadra avversaria non si sa nulla, tranne che ha un allenatore, Zdenek Hummel, 35enne ed ex nazionale, e un tale Petr, attualmente nazionale cecoslovacco. La partita è durissima. Il Banco gioca male, suda, insegue, lotta, ma alla fine porta a casa la vittoria. Wright splendido nel primo tempo, chiuso con 8/10 al tiro, ma poi commette qualche errore di troppo nella ripresa che fa rialzare la testa all'Ostrava. Nessuna delle due squadre ottiene mai uno scarto superiore ai 5 punti, nel Banco si distinguono Hughes (5/6 al tiro e 10 rimbalzi) e Gilardi (12 punti e canestri importanti). La partita si decide all'ultimo minuti: 71-70 per il Banco, Castellano si fa stoppare ma il cecoslovacco Brazda il tiro del sorpasso. Segna Gilardi dall'altra parte per il 73-70, poi Wright ruba palla e non la molla più. “La cosa importante è che vinciamo giocando male”, dichiara un Bianchini per niente soddisfatto.

NHKG Ostrawa-Bancoroma 70-73 (36-41)
NHKG Ostrawa: Dieti 2 (1/3), Kocian ne, Prsala 10 (5/9), Vrsecky ne, Cleslak 23 (8/16), Derkas ne, Petr 10 (5/10), Vetroubek 17 (7/8), Splichal (0/1), Brazda 8 (4/13). All. Humel.
Bancoroma: Wright 28 (12/22), Prosperi ne, Hughes 18 (8/11), Grimaldi ne, Gilardi 12 (6/10), Polesello 2 (1/8), Sbarra ne, Solfrini 2 (1/4), Delle Vedove, Castellano 11 (4/9). All. Bianchini.
Arbitri: Suurkaat (Urs), Schneider (Ger). Commissario Fiba Haselbacher (Austria)
Tiri: Nhkg 30/60, Bancoroma 32/64. Tiri liberi: Nhkg 10/14, Bancoroma 9/12. Rimbalzi: Nhkg 19, 5 offensivi; Bancoroma 28, 9 offensivi.

giovedì 6 dicembre 2012

Lunedì 6 dicembre 1982. Dopo l'ennesimo tutto esaurito...(continua il 10 dicembre in libreria)


Lunedì 6 dicembre 1982. Dopo l'ennesimo tutto esaurito al Palazzetto, vittoria 102-92 contro Rieti (Hughes 23, Wright 22, Castellano 17), riaprire il Palaeur è una necessità. Si pensa a domenica 19 dicembre, quando si giocherà Bancoroma-Sinudyne Bologna. A questo scopo, si tiene una riunione negli uffici del Coni al Foro Italico. Il Comitato Olimpico è rappresentato da Mario Pescante e Maurizio Romano. Per la Fip c'è Gianni Petrucci. Per la Lega c'è Luciano Acciari. Per il Banco sono presenti Eliseo Timò, Giuliano Mecozzi, Maurizio Bocconcelli e Valerio Bianchini. L'Ente Eur è rappresentato dal vicecommissario, l'avvocato Smerile. Si identificano anche altre date libere: il 16 gennaio per l'arrivo della Scavolini, il 27 per la gara contro Fabriano e il 13 marzo per Banco-Berloni Torino. Non se ne farà niente. Per riaprire il Palaeur (che ha il parquet inadeguato) bisognerà aspettare la semifinale scudetto.

Intanto in serata arriva nelle edicole Superbasket. Per riuscire ad uscire già il lunedì sera, Aldo Giordani spesso pretendeva dai suoi collaboratori che scrivessero il pezzo il sabato, anche se le partite si giocavano la domenica. E così uscivano articoli generici, frutto di virtuosismi dei giornalisti, corredati dai tabellini. I pezzi di commento, invece, arrivavano ben prima. In uno di questi, Stefano Germano torna sulla partita tra Bancoroma e Billy Milano: «Mike D'Antoni mi ha fatto tenerezza contro Wright, che lo ha scherzato sul suo terreno preferito: una palla rubata che nemmeno se n'è accorto. Peterson negli ultimi minuti lo ha tolto da Wright, dirottandolo su Gilardi ed evitandogli altre brutte figure».

Anche questa palla rubata sarà rievocata lunedì 10 dicembre 2012, quando ci sarà una nuova presentazione di “Banco! L'urlo del Palaeur”. L'appuntamento è alle 18 alla libreria “Pagine di Sport in Via dei Tadolini 7/9, adiacente Piazza Mancini. Ci sarà chi ha fondato la Virtus, chi l'ha fatta vincere e chi c'è oggi.

martedì 4 dicembre 2012

Jingle Banco! Lunedì 10 dicembre ore 18:00


Se a ottobre avete perso la presentazione di BANCO! L'urlo del Palaeur stavolta non potete mancare. E non potete mancare anche se c'eravate.

L'appuntamento è per lunedì 10 dicembre alle ore 18 alla libreria Pagine di Sport in Via dei Tadolini 7/9 (adiacente Piazza Mancini).  

Saranno presenti il primo allenatore della Virtus Banco di Roma, Maurizio Polidori, l'allenatore più vincente, Valerio Bianchini, e l'allenatore di oggi, Marco Calvani. Non mancheranno altre sorprese e durante la serata sarà possibile acquistare il libro. Un regalo di Natale che non può mancare sotto l'albero di un appassionato di basket.

Voi non mancate e, come sempre, ricordate: chi non viene è un tifoso del Billy Milano e simpatizzante della Mobilgirgi Caserta!