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domenica 29 dicembre 2013

La Virtus prima in classifica. Non capita tutti i giorni...

La Virtus prima in classifica non è una cosa che capita tutti i giorni, se escludiamo le prime giornate, quando la metà delle squadre sono prime. Capita adesso, a pari merito con Brindisi, Siena, Cantù e Sassari. Due di queste, Sassari e Brindisi, le ha pure battute.

L'ultima volta che è capitata una cosa del genere le partite si vedevano già su RomaUno, con le telecronache di Antonio Aloise, ma solo in differita e senza Buffering. Era la stagione 2008-09 e alla quarta giornata la Virtus era prima a punteggio pieno, con 8 punti, insieme a Siena. Poi perse a Udine e non solo, fino all'avvicendamento in panchina tra Repesa e Gentile.

Nel 2002-03 RomaUno era appena nata e le partite andavano in onda in differita su Canale23, una di quelle la commentò pure il titolare del blog, cioè io. La Virtus aveva vinto le prime due partite, a Varese e in casa con Pesaro ed era prima con Treviso, Milano e, guarda un po', Siena. Poi perse in casa contro Roseto e disputò comunque un campionato di vertice.

Per ritrovarla prima bisogna scendere alla stagione 1998-99, ottava giornata. Battendo al Palaeur, davanti a oltre 7000 persone, la Fortitudo che aveva nel roster anche Paolo Moretti, oggi coach di Pistoia, la Virtus guadagnò la vetta raggiungendo proprio la Fortitudo insieme a Varese, che due settimane dopo vinse a Roma e poi vinse pure il campionato. Era stata prima anche dopo la quarta giornata, insieme alle due bolognesi e a Varese, a 8 punti. Le partite andavano in onda su T9 e le commentava Antonio Aloise.

Come nel 2002-03, due partite e due vittorie anche nel 1995-96. La Virtus vince la prima giornata a Trieste, la seconda in casa con Siena ed è quindi prima insieme a Varese e Virtus Bologna. Poi perde a Treviso. Le partite andavano in onda su Teleroma56 e le commentava spesso Antonello De Fortuna, che oggi sta proprio a RomaUno.

Fu "pesante" il primato raggiunto nel 1990-91, perché si tratta dell'ottava giornata del girone di ritorno. Roma prima insieme a Milano a quota 32 punti. Alla giornata precedente, peraltro, risale anche l'ultima volta di un primato solitario della Virtus, che vincendo a Firenze era sola in testa con 2 punti su Milano, che la raggiunse nella giornata successiva. Le partite andavano in onda su Cinquestelle e invece di Buffering c'era Buffa.

Escludendo le stagioni 1982-83 e 1984-85, perché si tratta di due regular season vissute costantemente tra il primo e il secondo posto, il nostro viaggio finisce nel 1987-88. Alla quarta giornata la Virtus è prima a punteggio pieno, con 8 punti, insieme a Caserta. Poi una rovinosa sconfitta a Cantù le farà perdere il primato e, a lungo andare, molte sicurezze.

Ah, vista l'ora, potete stare certi che questo post non me l'ero preparato prima.

D'Ivano marshmallow hot chocolate per Pistoia Basket 2000 - Virtus Roma

Fa freddo, Ivano è a casa per le feste di Natale e tra poco inizia la partita della Virtus Roma, l'ultima del 2013 in trasferta a Pistoia
Tutto quello che serve per allestire la Curva D'Ivano è in casa: tazzona di latte e cioccolata calda con i marshmallows. Se non sapete cosa sono, Ivano vi rassicura: non preoccupatevi, non aggiungono niente al sapore di cioccolata.  



 La prima cosa da fare è scaldare il latte. La seconda, togliere i punti dalla confezione prima di riciclarla, se fate la raccolta. 


Quando il latte bolle, versarlo nella tazzona, senza bruciarvi perché l'acqua è lontana dal D'Ivano e rischiate di perdere il primo quarto della partita. 
 Poi, versare una quantità a piacere, dipende dai gusti, di cioccolata nella tazzona. 
 Girare accuratamente fino a far risalire i marshmallows in superficie (1). 
Continuare a girare accuratamente fino a far risalire i marshmallows in superficie (2). 
Quando appare il pupazzo di neve, la cioccolata è pronta. 

Aggiungete qualche biscotto al cioccolato per completare la Curva D'Ivano. Nei momenti topici vi serviranno per addentare qualcosa. Non resta che mettere le mani sulla tazza, accendere il televisore alle 17:55 su RomaUno, canale 11 del digitale terrestre, per gustarsi Pistoia Basket 2000 – Virtus Roma, 13a giornata di serie A. 

mercoledì 18 dicembre 2013

Libri sotto l'albero. Indovinate quali?

Sotto l'albero ci stanno bene, perché potete metterli in orizzontale, e occupano poco spazio, o in verticale, così si appoggiano su altri pacchetti, catturando l'attenzione sia su se stessi sia sugli altri. Non appesantiscono la slitta di Babbo Natale, perché in fondo sono fatti di carta. Costano 12 e 15 euro, con cui tanto di questi tempi non ci comprate praticamente niente. Insomma, "Banco! L'urlo del Palaeur" e "La squadra che non c'era" sono il regalo perfetto per questo Natale e anche per i prossimi. 

Punti vendita:

Libreria Pagine di Sport, via dei Tadolini 7/9 (adiacente Piazza Mancini)
Redazione Il Romanista, via Bargoni 8 (Trastevere)

Online su ilmiolibro.it

sabato 14 dicembre 2013

Giocare contro Siena è una tassa da pagare...

Ormai l'Italia è diventato il paese delle tasse. Anche noi lo sappiamo bene. Giocare contro Siena, in fin dei conti, è spesso stato come una tassa da pagare. E non solo nel senso che vincevano quasi sempre loro, abbiamo proprio pagato le tasse più strane. Qualche esempio?

IMU: sia prima, sia seconda casa. Infatti ci abbiamo perso sia al Palaeur, sia al Palazzetto. Nel primo caso (il maschio della prima casa), probabilmente pagando anche la tassa sull'affitto.

IRAP: E' una tassa regionale. Pagata anche quella, visto che nel basket una squadra può essere diretta dagli arbitri della stessa regione e della stessa città. I quali, da queste parti, si sentono spesso in dovere di dimostrare di non favorire la Virtus. Un esempio? Martolini junior (Tassa di successione, anche) proprio contro Siena l'anno scorso in regular season (i falli a Lawal). Si potrebbe anche ricordare Luciano Tola di Viterbo, designato per le sconfitte in gara3 della finale 2008 e in gara3 della semifinale 2007, ma senza particolari demeriti. Anzi, è sempre interessante leggere quanto disse dopo la sua uscita dal CIA. 

TASSA SUI CONTI CORRENTI: Vabbè, giochiamo col Montepaschi, questa è troppo facile.

TASSA SUI RIFIUTI: C'eravamo, a Siena, in gara5 di finale 2008. E abbiamo visto Vlado Ilievski vincere lo scudetto. 

TASSA SULLA TV: Non è tanto che su Righetti era fallo. E' che, nel supplementare precedente, l'azione in cui Carraretto viene stoppato e poi Eze prende palla e schiaccia, non doveva essere un possesso per Siena. Il replay dimostrò a tutti i telespettatori che la rimessa era nostra. Eppure, nonostante l'istant replay fosse già in vigore, fu assegnata a loro. Tassa pagata.

TASSA SUI CANI: Il governo Monti ci ripensò, ma noi l'abbiamo pagata lo stesso. La tassa su Fido, la definirono. O su Bobby. Che provoca D'Ercole e Lorant, ai quali vengono fischiati falli tecnici, e poi mette 5 tiri da tre consecutivi.

TASSA SULLE IMPRESE: Le abbiamo fatte, ma poi ci abbiamo pagato la tassa. Intanto siamo sempre noi gli ultimi ad averli eliminati dai playoff, nel 2006, come già facemmo nel 2005, nel 1999 e nel 1995. In casa loro nel 2006-07 abbiamo vinto in gara1, poi abbiamo perso la serie. Durante l'anno eravamo stati anche i primi a batterli, col tiro di Stefansson all'ultimo secondo. L'anno scorso abbiamo vinto di 24 in casa loro, per poco non è stata la loro peggiore sconfitta interna di sempre e c'è ancora una signora che agita il cartello "TECNICO" in parterre, ma poi hanno vinto lo scudetto.

Insomma, ecco perché perdevamo. Perché pagavamo le tasse. Noi.